
Il 15 ottobre è proseguita l’audizione, avviata il 9 ottobre, del Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin alla Camera presso le Commissioni Riunite Ambiente (VIII) e Attività Produttive (X) in ambito di indagine conoscitiva sul ruolo dell’energia nucleare nella transizione energetica e nel processo di decarbonizzazione. Nel corso dell’audizione, il Ministro ha replicato alle obiezioni mosse da diversi parlamentari, con particolare riferimento ad alcune tematiche. Nel dettaglio, Pichetto Fratin ha sottolineato che, analizzando i dati tecnici ed economici del PNIEC, l’inserimento di una quota di energia nucleare nel mix energetico potrebbe portare a un risparmio di 17 miliardi di euro, oltre che contribuire ad accelerare il processo di decarbonizzazione, essendo una fonte a base emissioni. Un risparmio che è stimato sulla base di un utilizzo conservativo del nucleare ovvero considerando solo la metà del potenziale installabile. In tema di reattori nucleari modulari SMR, una tecnologia ancora in fase embrionale, ma più flessibile rispetto agli attuali grandi reattori, il Ministro ha sottolineato che non possono non essere considerati solo perché saranno commercializzati a partire dal 2030, visto che lo scenario nucleare presagito dal PNIEC vede la loro entrata in funzione dal 2035. Per quanto riguarda i costi del nucleare, ha previsto la possibilità di prevede incentivi ed ha chiarito che l’indicazione di 2,5 miliardi di euro stimati dai tecnici si riferisce ad un primo reattore SMR, ma che la commercializzazione in serie di tale tecnologia contribuirebbe a ridurre drasticamente i costi. Infine, per quanto attiene alla legislazione, è stata confermata la volontà di produrre una prima bozza di Ddl delega entro fine anno.
Per approfondire: https://webtv.camera.it/evento/26384