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Si è svolta ieri sera, sabato 18 maggio 2024, presso l’Associazione Culturale Plus Arte Pulse a Roma, Viale Giuseppe Mazzini 1, la prima mostra personale “ICONIZE” di Stefano Mezzaroma presentata dalla Galleria Patrizia Anastasi in collaborazione con Arteoratv di Roberto Porcelli e Giovanni Altamura, e con il sostegno di alcune delle officine di talenti più preziose. Presenti all’evento Ilary Blasi, Amedeo Goria, Sonia Bruganelli, Angela Melillo, Fabiola Sciabbarrasi, Fioretta Mari, Angelo Madonia, Gabriele Parpiglia e molti altri volti noti del mondo dello spettacolo. Nel corso della sua carriera, l’artista ha esplorato una varietà di stili e tecniche; dalla pittura classica ad olio e acrilico, passando per collage e la fotografia, fino alla sperimentazioni con diverse tecniche miste. Nonostante la diversità dei metodi impiegati, il centro della sua ricerca artistica è rimasto costante: l’interpretazione personale delle icone. Ed è lo stesso artista a motivarne la scelta: “Tante sono le icone che ci accompagnano durante la nostra vita, alcune in maniera silenziosa, altre s’impongono in maniera più evidente, ma tutte hanno la capacità di lasciarci qualche cosa: un ricordo, un’emozione, un’ispirazione”. L’influenza di maestri dell’arte come Andy Warhol, Shepard Fairey, Banksy, Mr Brainwash, Mimmo Rotella, Roy Lichtenstein, Mario Schifano è palpabile nei suoi lavori. Mezzaroma si definisce un curioso autodidatta, che ha saputo carpire e reinterpretare i dettagli di questi giganti dell’arte per acquisire il proprio stile unico. “ICONIZE” è un’immersione nel mondo delle icone che hanno segnato la vita e la carriera di Stefano Mezzaroma, un artista che celebra quest’anno i 25 anni di un percorso creativo ricco, suggestivo e variegato. Dopo un periodo di riflessione e ricerca silenziosa, questa mostra rappresenta un punto di svolta per Stefano Mezzaroma, di riconoscimento artistico e di riflessione sulla sua carriera. Questi lavori riflettono una nuova profondità nella sua ricerca iconografica, offrendo una nuova prospettiva e utilizzando per la prima volta il cartoncino come supporto. L’uso di tecniche di stencil con bombolette spray e la successiva incorniciatura con legno massello e vetro museale, esaltano ulteriormente l’unicità di ogni opera. Stefano Mezzaroma tramite questa mostra dimostra di essere un talento nel continuare a sfidare e a reinventare il linguaggio visivo attraverso le icone della cultura popolare, dell’immaginario comune.