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Diabete: “Garantire l’equità nell’accesso ai sistemi innovativi di monitoraggio della glicemia è un impegno per un’Italia senza disparità territoriali”

Diabete: “Garantire l’equità nell’accesso ai sistemi innovativi di monitoraggio della glicemia è un impegno per un’Italia senza disparità territoriali”
19 giugno 2025 | 14.49
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Roma, 19 giugno 2025 - Le nuove tecnologie rappresentano un’opportunità concreta per migliorare la qualità di vita delle persone con diabete, così come quella dei loro caregiver e familiari. È quindi fondamentale che queste soluzioni siano rese accessibili in modo equo su tutto il territorio nazionale, garantendo sostenibilità e uniformità al Servizio Sanitario Regionale.

Con l’obiettivo di fare il punto sull’equità di accesso alle tecnologie innovative per il monitoraggio del diabete nelle diverse Regioni italiane, Motore Sanità ha organizzato l’incontro “Equità di accesso all’innovazione, le Regioni a confronto. Focus sui sistemi di monitoraggio glicemico nella cronicità diabete”. L’iniziativa prevede tavoli di confronto regionali multistakeholder, suddivisi tra Nord e Centro-Sud, per analizzare quanto è stato fatto e individuare le azioni ancora necessarie.

L’equità di accesso all’innovazione tecnologica per il monitoraggio della glicemia in Italia presenta ancora forti disomogeneità a livello regionale. Oggi, oltre 700.000 persone convivono con una terapia insulinica per diabete di tipo 1 o 2, ma l’utilizzo dei sensori – integrati o meno a microinfusori – resta sotto il 50% nella maggior parte delle Regioni. In Regioni come Sicilia e Sardegna, che registrano tassi di adozione più elevati, con la Sardegna in particolare che, a causa di un’incidenza di diabete di tipo 1 tra le più alte al mondo (seconda solo alla Finlandia), ha sviluppato una maggiore sensibilità verso l’uso della tecnologia. Tuttavia, in altre aree del Mezzogiorno la situazione è allarmante: in Calabria e Puglia l’utilizzo di questi strumenti si attesta oggi sotto il 20%. Una disparità che non è più tollerabile e che richiede un intervento urgente e coordinato a livello nazionale.

In Calabria i criteri restrittivi e regole di governance della sanità non prevedono un’ottimale presa in carico del paziente diabetico, Ernesto Esposito, Commissario Sanità Ad Acta, Regione Calabria ha detto che “la regione Calabria già da qualche anno è impegnata su azioni ed attività finalizzate alla prevenzione e la cura del diabete. In particolare seguendo anche gli indirizzi nazionali ed internazionali, la regione Calabria ha posto particolare attenzione alla presa incarico dei pazienti diabetici già in età infantile e adolescenziale attraverso l’istituzione di una Rete Diabetologica Pediatrica che, sebbene istituita da vari anni soltanto recentemente, ha trovato la sua massima realizzazione attraverso il potenziamento della rete stessa nonché attraverso la promozione e l'educazione specifica nell'autogestione del diabete dei pazienti in età pediatrica attraverso la realizzazione di campi scuola e soggiorni educativi. Invece, nell’ambito della diagnosi e cura del diabete la regione Calabria con Legge regionale 30 maggio 2025, n. 24, ha istituito il Registro regionale dei pazienti diabetici, quale strumento per la ricerca epidemiologica, l'analisi dell'incidenza e della prevalenza del diabete e delle sue complicanze croniche, i costi diretti e indiretti, l'analisi del diabete in gravidanza, la presenza di altri fattori di rischio per le malattie cardiovascolari e per la malattia diabetica nell'adulto e nell'età pediatrica”.

La Puglia dove ad oggi le tecnologie possono essere prescritte solo da alcuni centri prescrittori, limitando ulteriormente l’accesso ai sistemi innovativi per il monitoraggio della glicemia, Lucia Parchitelli, Presidente VI Commissione Istruzione, Cultura e Lavoro, Regione Puglia ha dichiarato che“il confronto tra Regioni sull’accesso equo all’innovazione in Sanità, e in particolare sulla cronicità del diabete, rappresenta una importante occasione per condividere buone pratiche e rafforzare il nostro impegno comune. Indipendentemente dal territorio di residenza, è necessario, infatti, garantire a tutti i cittadini le stesse opportunità di cura e prevenzione. In Puglia stiamo lavorando per superare la frammentazione dei Centri prescrittori, con l’obiettivo di rendere l’accesso ai dispositivi omogeneo e capillare su tutto il territorio, anche attraverso la riorganizzazione della rete diabetologica e l’autorizzazione di nuovi Centri di primo e secondo livello. È un impegno che richiede visione e confronto continuo, ma che certamente ci porterà a costruire politiche sanitarie più giuste e maggiormente vicine ai bisogni delle persone, migliorando per tutti in modo significativo la qualità della vita”.

La regione Sardegna, dopo la delibera del 2016 che prevede condizione restrittive per l’eleggibilità, dovrebbe rivedere e ampliare la normativa, così da allinearsi alle altre regioni in tema di equità. Stefano Piras, Direttore del Servizio Promozione e governo delle reti di cura presso la Direzione Generale della Sanità, Regione Sardegna ha sostenuto che“la Regione Autonoma Sardegna investe, ogni anno, 13 milioni di euro per la fornitura di dispositivi di monitoraggio della glicemia a favore di circa 14.000 pazienti diabetici, adulti e pediatrici, residenti in Sardegna. Con queste risorse, si sono potuti arruolare tutti i pazienti della fascia pediatrica e della fascia di transito dall’età pediatrica all’età adulta e ancora risulta soddisfatta una porzione del fabbisogno dei pazienti in età adulta. Nell’ambito dei lavori della consulta regionale della diabetologia, è allo studio un programma finalizzato a supportare la proposta di estensione della copertura del fabbisogno di dispositivi di monitoraggio della glicemia, con aumento dello stanziamento annuale, da porre all’attenzione del Legislatore regionale. Nel quadro di questa proposta, sarà posta all’attenzione del tavolo tecnico delle tecnologie, costituito all’interno della consulta, la revisione dei criteri di eleggibilità valutando anche le modalità per l’estensione della platea ai pazienti in terapia insulinica base e in terapia orale”

La regione Sicilia ha ampliato l’eleggibilità nel luglio 2022 a tutti i pazienti in terapia con insulina basale, Francesco Paolo La Placa, Dirigente Responsabile del Servizio Programmazione Territoriale del Dipartimento Pianificazione Strategica, Regione Siciliana ha spiegato come“La Regione Siciliana garantisce ai propri cittadini affetti da diabete mellito l’assistenza più appropriata, anche in termini di sistemi di rilevazione della glicemia, adottando strumenti in grado di migliorare sensibilmente la qualità della vita di tali soggetti in un’ottica di razionale ed efficiente utilizzo delle risorse economiche. Nel 2022, considerato il favorevole rapporto costo-beneficio del sistema in oggetto, si è autorizzata l’estensione dell’indicazione dei sistemi FGM ai pazienti affetti da diabete mellito in trattamento con farmaci ipoglicemizzanti che possono causare ipoglicemie clinicamente significative, ai pazienti con storia di ipoglicemia severa, a donne con diabete in gravidanza e a soggetti con patologie documentate che determinano ipoglicemie clinicamente significative. In via sperimentale è stata autorizzata allo specialista la prescrizione, opportunamente motivata, di sistemi di rilevazione intermittenti o in continuo della glicemia (CGM), nelle condizioni - anche in fase di definizione diagnostica – che possano comportare o far sospettare severi episodi di ipoglicemia non legati a malattia diabetica (sindromi ipoglicemiche, glicogenosi, fibrosi cistica) o con sospetta gastroparesi diabetica. Inoltre, è in fase di redazione un protocollo con il Dipartimento Amministrazione Penitenziaria per una sperimentazione negli istituti penitenziari della Regione, per garantire adeguato controllo della malattia diabetica tra i soggetti detenuti, limitare gli episodi di acuzie e la necessità di ricovero”.

Contatti:
Ufficio stampa Motore Sanità
comunicazione@motoresanita.it
Liliana Carbone – 347 2642114
Stefano Sermonti – 338 1579457
www.motoresanita.it

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