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Email marketing: tra dati, settori e buone pratiche. Cosa funziona davvero

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14 luglio 2025 | 16.19
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Milano, 14 Luglio 2025 - Automotive, finanza e retail si confermano tra i settori che sfruttano meglio le potenzialità dell’email marketing, uno strumento che, nonostante l’apparente concorrenza di canali più moderni come i social media, continua a offrire risultati concreti in termini di coinvolgimento e conversione. Il canale email, spesso considerato superato o sottovalutato, si dimostra invece ancora oggi centrale per molte realtà, soprattutto in ambito B2C, dove la comunicazione personalizzata e diretta è cruciale.

Il report Email Marketing Benchmark di GetResponse, nota piattaforma di email marketing, fotografa le performance dell’email marketing in Europa e mostra come, in un contesto segnato dall’incertezza degli algoritmi e da costi crescenti per la visibilità online, la posta elettronica rimanga uno dei pochi strumenti capaci di garantire controllo, tracciabilità e ritorni stabili nel tempo.

I settori che performano meglio: dati e differenze

Secondo i dati emersi dal report, il settore automotive guida la classifica con un tasso medio di apertura delle email del 53,54%, seguito da finanza (52,12%), marketing/advertising (50,39%) e commercio al dettaglio (49,62%). Tutti valori superiori alla media europea, che si attesta al 42,6%. I tassi di clic confermano questa tendenza, con la finanza al 5,01%, l’IT al 4,68%, l’automotive al 4,49% e il settore media/editoria al 4,36%.

Questi risultati non si limitano a mostrare quali settori ottengono più interazioni, ma suggeriscono anche che pratiche più strutturate, contenuti pertinenti e frequenza regolare degli invii giocano un ruolo decisivo. Al contrario, comparti come ristorazione (2,11%) o immobiliare (2,32%) faticano a ottenere gli stessi risultati, spesso a causa di strategie più generiche, invii sporadici o messaggi poco segmentati.

Contenuti rilevanti e basso tasso di abbandono

Uno degli elementi che conferma la solidità del canale email è la bassa incidenza di disiscrizioni e segnalazioni spam. In tutti i settori analizzati, il tasso di disiscrizione resta tra lo 0,05% e lo 0,12%, mentre le segnalazioni spam si mantengono ben al di sotto dello 0,02%. Numeri che indicano un buon livello di accettazione del canale da parte degli utenti e che rafforzano l’idea che la pertinenza dei contenuti sia la variabile più determinante.

Quando le email rispondono a un interesse reale o forniscono un contenuto informativo di qualità, non solo vengono lette, ma favoriscono un rapporto continuativo. In settori come quello finanziario o tecnologico, ad esempio, newsletter con aggiornamenti normativi o analisi di scenario diventano strumenti di orientamento. Nel retail, invece, la personalizzazione basata sul comportamento di acquisto può migliorare sensibilmente il tasso di coinvolgimento.

Un canale accessibile, anche per le PMI

Sebbene l’email marketing venga talvolta percepito come uno strumento tecnico o riservato a realtà strutturate, negli ultimi anni si è assistito a una semplificazione delle piattaforme e all’introduzione di soluzioni pensate anche per imprese di piccole dimensioni. Oggi, anche le PMI e le microimprese possono utilizzare funzionalità avanzate come l’invio automatizzato, la segmentazione dinamica o i suggerimenti intelligenti di contenuto, senza necessariamente possedere competenze tecniche elevate.

“Le imprese che operano in settori complessi o ad alto valore percepito, come la finanza,

l’automotive e l’IT, stanno sfruttando al meglio le potenzialità dell’email marketing,” spiega Linda Romani, Marketing Manager Italia di GetResponse. “In questi mercati, la qualità

dell’informazione e la personalizzazione del messaggio fanno la differenza: gli utenti non cercano solo promozioni, ma contenuti utili, aggiornamenti, novità di prodotto, e consigli che li aiutino a prendere decisioni consapevoli.”

Perché alcuni settori funzionano meglio

Il report suggerisce che non è tanto il settore a determinare il successo di una strategia email, quanto le pratiche adottate dalle singole aziende. La regolarità dell’invio, la qualità dei contenuti e la chiarezza del messaggio sono fattori che incidono più della categoria merceologica. In ambiti ad alto valore informativo, come la finanza, la coerenza e la frequenza di invio rafforzano il legame con l’utente. In ambiti più commerciali, come il retail, l'efficacia si misura nella capacità di proporre offerte personalizzate e pertinenti.

L’email marketing funziona quando non si limita a parlare al cliente, ma costruisce una relazione nel tempo, creando uno spazio informativo utile e rilevante. La differenza, spesso, sta proprio nella capacità di progettare contenuti che rispondano a un bisogno reale, più che nel numero di email inviate.

Un’opportunità da rivalutare

In un periodo storico in cui la visibilità organica sui social è sempre più difficile da raggiungere e i costi pubblicitari continuano a crescere, l’email marketing rappresenta un’opportunità concreta per le imprese che vogliono riconquistare controllo, stabilità e misurabilità nella comunicazione con i propri clienti.

Per molte PMI italiane, si tratta ancora di un canale sottovalutato o utilizzato in modo occasionale. Eppure, i dati suggeriscono che investire in una strategia email coerente, ben costruita e supportata da strumenti semplici può portare a risultati misurabili, sostenibili e competitivi. In un panorama digitale sempre più affollato, l’email si conferma uno dei pochi spazi in cui l’impresa può davvero parlare con la propria voce, nel momento giusto ealla persona giusta.

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Sito web: https://www.getresponse.com/it/

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