
Lo studio di ingegneria strutturale festeggia un compleanno importante celebrando la sua ricchezza più grande: le persone
Castello di Godego ( TV) 20 maggio 2025. A una prima occhiata, SteelMedia può sembrare un normalissimo studio polifunzionale la cui attività ruota a 360 gradi attorno al mondo dell’acciaio, un bacino di competenze e funzionalità in cui il cliente può trovare risposta a ogni tipo di esigenza. Ingegneria strutturale, carpenteria metallica, servizi siderurgici e strutture per la segnaletica: SteelMedia è riuscita a dare al settore una forma nuova attraverso soluzioni innovative e affidabili che aiutano a sviluppare progetti di altissima qualità. Ma oltre alla capacità di gestire una commessa dallo studio di fattibilità alla messa in opera, di garantire standard operativi efficienti e collaudati e di offrire servizi con tempi e costi certi, SteelMedia è stata anche in grado di proporre un modello di impresa unico per il settore ingegneristico.
“Non è tanto il prodotto, quanto la modalità con cui viene concepito e realizzato che ci caratterizza”, spiega Salvatore Bariatti, Amministratore Delegato e Socio Unico di SteelMedia. “Dietro a ogni nostro successo c’è un lungo lavoro di valorizzazione delle risorse umane attraverso la creazione di un contesto lavorativo stimolante e dinamico che va incontro alle esigenze dei collaboratori e li aiuta a impostare la loro vita professionale e privata all’insegna del benessere. Personalmente, durante la mia lunga carriera di imprenditore, ogni volta che ho iniziato una nuova avventura con una nuova azienda non ho mai messo il prodotto al centro del piano di sviluppo. Sono piuttosto le persone, con i loro talenti, le loro idee, il loro approccio, a fare davvero la differenza. Io non sono un ingegnere, non ho competenze tecniche, ho sempre ricoperti ruoli, anche importanti, in ambito commerciale ed è per questo motivo che sento il bisogno di investire in professionalità fresche e genuine che sappiano spaziare verso le nuove frontiere dell’innovazione. In poche parole, SteelMedia esiste solo grazie ai giovani collaboratori che ho riunito negli anni. Con la crisi del 2008, dopo almeno due decenni di vacche grasse per il settore ingegneristico, avevamo bisogno di ripartire da un concetto nuovo di impresa, dalla creazione di un sistema-lavoro che rompesse in modo netto col passato e ribaltasse i modelli di mercato obsoleti che ci avevano guidato fino a quel momento. Ecco che, in questa nuova fase di riforma del rapporto tra l’individuo e la sua professione, il collaboratore è visto non più come un costo, ma come una risorsa da tutelare, formare, valorizzare. Questo è SteelMedia: un ecosistema dove il valore umano trova la sua massima espressione”.
Un team giovane e affidabile, un modello aziendale dinamico che non prevede orari fissi e non obbliga i dipendenti a stare in ufficio, l’accesso ai migliori strumenti tecnologici per lavorare da remoto e un sistema di welfare interno, attento al benessere dei collaboratori e delle loro famiglie, in grado di autofinanziarsi: SteelMedia propone un archetipo aziendale che sembra andare a braccetto col successo imprenditoriale. “In dieci anni siamo passati da mezzo milione a 5 milioni di euro di fatturato annuo mantenendo lo stesso numero di dipendenti in organico, che corrispondono a un decimo della forza lavoro del nostro primo competitor”, racconta l’AD di SteelMedia. “Registriamo zero insoluti e godiamo di un rating bancario solidissimo. Ovviamente, la nostra crescita è sempre stata accompagnata da un proporzionale aumento degli stipendi. Ho sempre avuto ben chiaro in testa quanto sia importante creare un contesto felice, attento alle necessità di tutti: collaboratori, fornitori e clienti. Se non avessi capito e investito in questo concetto, sentirei di aver fallito come uomo”.
‘Let my people go surfing’, scriveva l’alpinista e imprenditore statunitense Yvon Chouinard, ‘lasciamo liberi i nostri ragazzi’. Se credi nelle persone di cui ti circondi a tal punto da affidarti a loro, devi provvedere alla loro tutela e al loro benessere, sempre. “Quando chiedevano al grande Henry Ford a cosa dovesse il suo enorme successo, lui rispondeva che aveva passato metà della sua vita a cercare le persone giuste e l’altra metà a ringraziarle”, continua Bariatti. “Per quanto mi riguarda, ho sempre cercato di investire in progetti che sapevo potessero sopravvivermi, che fossero profondamente votati alla ricerca dell’immenso valore umano custodito nelle nuove generazioni di talenti. Io, Amministratore Delegato, svolgo un ruolo marginale, sostanzialmente gestisco le finanze e poco più. È solo grazie ai miei ragazzi che SteelMedia è diventata ciò che è oggi: un hub di libera invettiva, un crocevia di idee e competenze all’avanguardia che, attraverso nuove società nate da SteelMedia, esplorano il mondo della comunicazione e consulenza d’impresa, delle software house, del video making, dei social media, della scrittura web (Saved srl) e persino dell’edilizia (Edilizia Etica srl). Possiamo mettere in campo le tecnologie più avanzate, ma senza l’apporto del sentire umano non possiamo innovare e innovarci per davvero. Il nostro successo professionale è prima di tutto un successo umano, e infatti, per festeggiare i primi dieci anni insieme, il mese prossimo andiamo tutti in Marocco, a Marrakech, per una pausa rigenerante a spese dell’azienda”.
Una scossa che supera i confini del settore ingegneristico per impattare sull’intero comparto industriale. “Dobbiamo salvaguardare la ricchezza umana che ci stiamo perdendo, dobbiamo fare rete intorno alle nuove generazioni”, conclude il CEO di SteelMedia. “In questa azienda ci siamo spogliati di ogni alibi e siamo ripartiti dalla semplicità di un contesto felice. Noi imprenditori veterani abbiamo fatto il nostro tempo, ora è il momento di farci da parte e lasciar giocare i ragazzi”.
Per saperne di più su SteelMedia, visita il sito www.steelmedia.it
Intervista Italia Capital a Salvatore Bariatti -
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