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Dazi, prove di dialogo tra Usa e Cina: primo incontro in Svizzera tra sabato e domenica

Il segretario al Tesoro americano Bessent e il rappresentante per il Commercio statunitense Grier incontreranno nel weekend i loro omologhi cinesi. Pechino: "Difenderemo la giustizia "

Dazi, prove di dialogo tra Usa e Cina: primo incontro in Svizzera tra sabato e domenica
07 maggio 2025 | 12.29
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Prove di dialogo tra Stati Uniti e Cina per tentare di mitigare il conflitto commerciale in corso tra le due principali potenze economiche scatenato dai dazi imposti da Donald Trump. I colloqui si terranno in Svizzera tra sabato e domenica. Gli Usa saranno rappresentati dal Segretario al Tesoro Scott Bessent e dal Rappresentante per gli scambi commerciali Jamieson Greer, mentre la delegazione cinese sarà guidata dal vice premier He Lifeng.

Questo incontro rappresenta il primo confronto formale tra Washington e Pechino dopo l'imposizione, da parte del Presidente Donald Trump, di un dazio del 145% sulle importazioni cinesi, seguita da ritorsioni cinesi con tariffe del 125% sulle merci americane.

La posizione di Pechino

La Cina ha spiegato che ''non sacrificherà la sua posizione di principio e la sua correttezza per ottenere un accordo'' e difenderà ''la giustizia'' nei suoi colloqui con gli Stati Uniti, spiegando di aver ''avviato negoziati dopo gli appelli dell'industria e dei consumatori americani''. "Se gli Stati Uniti vogliono risolvere la questione attraverso i negoziati, devono affrontare il grave impatto negativo che le misure tariffarie unilaterali hanno su se stessi e sul mondo", si legge in una nota diffusa dal portavoce del ministero del commercio di Pechino. "Se gli Stati Uniti parlano in un modo e agiscono in un altro, o addirittura tentano di continuare a costringere e ricattare la Cina con il pretesto dei colloqui, la Cina non accetterà mai", ha aggiunto.

La posizione sui dazi statunitensi "resta invariata. Ogni dialogo deve basarsi su uguaglianza, rispetto e reciproco vantaggio. Qualsiasi forma di pressione o coercizione non avrà alcun effetto sulla Cina", ha dichiarato il portavoce del Ministero degli Esteri cinese, Lin Jian, in una conferenza stampa.

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