Iran, Meloni convoca riunione con ministri interessati e intelligence

Lo riferiscono fonti di Palazzo Chigi. La presidente del Consiglio segue con la massima attenzione la crisi

Giorgia Meloni - Fotogramma
Giorgia Meloni - Fotogramma
22 giugno 2025 | 10.43
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La presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a quanto si apprende sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell’intelligence.

Tajani: "Lavoriamo a de-escalation"

"Tutto dipende da quello che farà l'Iran". A sottolinearlo è stato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ragionando sul conflitto in corso e le prospettive di una de-escalation in un intervento all'edizione straordinaria del Tg1.

"L'altro ieri ho parlato a lungo con il ministro degli Esteri iraniano chiedendo di parlare direttamente con gli Stati Uniti per trovare un accordo", ha aggiunto, e "ieri la nostra ambasciatrice a Teheran era andata al ministero degli Esteri per ribadire le nostre sollecitazioni per favorire ripresa del dialogo. Noi - ha quindi annunciato - eravamo pronti ad accogliere a Roma una riunione tra americani e iraniani diretta senza intermediazione".

"Vediamo se dopo l'attacco di questa notte" gli iraniani "cambieranno idea", ha continuato il ministro. "Siamo con tutte le nostre forze al lavoro per favorire una de-escalation, una soluzione diplomatica di questa vicenda. Speriamo che l'Iran accetti di sedersi a un tavolo dopo un'azione che punta a impedire la creazione della bomba atomica, che rappresenterebbe come detto anche dal G7 un pericolo per tutta l'area mediorientale. Speriamo comprendano che questo è il momento giusto per sedere a un tavolo negoziale e chiudere una guerra che non deve provocare una escalation nell'area".

Crosetto: "Ora cambia lo scenario"

"Stiamo seguendo da ieri sera, perché alcuni spostamenti di aerei americani ci avevano dato la ragionevole certezza che potesse scattare un attacco. Questa notte c'é stato, era chiaro che il sito nucleare di Fordow fosse il punto di interesse principale di Israele, perché centro del programma nucleare iraniano. Israele non aveva le capacità per colpire in modo significativo questo sito, sotto 90 metri di roccia: per questo sono intervenuti nella notte bombardieri americani B2 che hanno la capacità di penetrazione sotto terra più elevata al mondo". Lo ha detto il ministro della difesa, Guido Crosetto, parlando all'edizione straordinaria del Tg1.

"Di questi bombardieri avevamo già visto gli spostamenti nei giorni precedenti, per cui la notizia non ci ha colto di sorpresa. Questo cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande, si apre anche da parte dell'Iran una risposta molto più forte che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani - sottolinea - Abbiamo già iniziato dall'altro ieri a prendere delle misure di protezione per mettere in sicurezza i contingenti italiani che non sono coinvolti e non sono neanche un obiettivo nella risposta iraniana. Ci siamo limitati a spostare quelli la cui vicinanza a possibili obiettivi americani poteva destare problemi".

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