
Roberto Della Rocca descrive una situazione molto tesa e una città deserta, con gli allarmi che continuano e la metropolitana trasformata in rifugio
''La tensione è molto alta'' e ''bombe così su Tel Aviv, che distruggono i palazzi, non ne abbiamo avute dalla Seconda guerra mondiale, quando la città era sotto gli inglesi ed è stata bombardata dall'aviazione italiana alleata dei nazisti''. Così da Tel Aviv Roberto Della Rocca, medico italiano che fa parte del partito israeliano sionista Meretz, racconta all'Adnkronos di una città deserta, ''mai visto così poco traffico''. Rientrato ''stanotte all'una ora di Tel Aviv'' su un volo El Al da Milano, dove era rimasto bloccato insieme alla moglie a causa della chiusura dello spazio aereo dovuta al conflitto tra Iran e Israele. ''Alle 3.15 è suonato l'allarme, poi ce ne sono stati altri in mattinata'', ma non era possibile non rientrare in Israele, ''mia moglie doveva fare una cura oncologica con una medicina sperimentale all'ospedale Sheba a Tel Hashomer ed è già in ritardo di una settimana''.
Quello che Della Rocca ha trovato, al suo rientro, sono stati ''quattro palazzi, che erano vecchi, caduti a causa di un missile vicino al nostro palazzo. Casa nostra ha avuto pochi danni, ma la strada principale sotto il nostro palazzo è stata chiusa perché piena di detriti, vetri, alluminio, cemento e non l'hanno ancora ripulita''.
Non è invece riuscita a rientrare in Israele la figlia di Della Rocca, ''che è tenente colonnello dell'Aeronautica israeliana ed è ancora bloccata in Italia'', mentre ''mio figlio che abita a Sderot di fronte a Gaza è stato richiamato come riservista alla frontiera con il nord, salvo poi essere 'lasciato andare' visto che la sua compagna è all'ottavo mese e mezzo di gravidanza''. Intanto in Israele ''stiamo cercando di condurre una vita quasi normale'', anche se ''la tensione è alta'' e ''gli allarmi saranno una routine per i prossimi giorni, spero pochi''.
Al momento, spiega, ''tutti i lavori non obbligatori sono vietati. Sono aperti i supermercati, le cliniche e gli ospedali, funzionano i mezzi di trasporto pubblici''. Ma ''la metro nuova aperta sotto casa è chiusa, perché è stata trasformata in rifugio per coloro che non hanno le case con la stanza corazzata'', dice Della Rocca. Anche gli esercizi commerciali non essenziali, come ''ristoranti, negozi di vestiti e di elettronica sono chiusi''. Insomma, conclude, ''è una situazione difficile, poteva essere peggio, ma poteva anche essere meglio''.