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Libia, annunciato cessate il fuoco a Tripoli dopo le tensioni nella notte

Il ministero della Difesa: "Volontà di proteggere i civili, tutelare le istituzioni dello Stato ed evitare un'ulteriore escalation". Farnesina valuta evacuazione italiani

Forze di sicurezza a Tripoli, Libia - Afp
Forze di sicurezza a Tripoli, Libia - Afp
14 maggio 2025 | 12.45
LETTURA: 3 minuti

Cessate il fuoco nella capitale libica Tripoli. Ad annunciarlo è il ministero della Difesa. L'annuncio, ricostruisce il Libya Herald, arriva dopo le notizie di nuovi scontri esplosi nella notte, anche in zone centrali e residenziali, tra forze allineate con il governo di Tripoli e il fronte capeggiato da Abdelraouf Kara, al comando della milizia Rada (Forza speciale di deterrenza) e fazioni alleate. Scontri preceduti da quelli di ieri in cui sarebbe stato ucciso il potente Abdelghani al-Kikli.

"Annunciamo l'inizio dell'attuazione di un cessate il fuoco su tutti gli assi di tensione all'interno della capitale Tripoli nel quadro della volontà di proteggere i civili, tutelare le istituzioni dello Stato ed evitare un'ulteriore escalation", si legge nell'annuncio riportato dal giornale online.

Secondo quanto riportato, "le forze regolari, in coordinamento con le autorità di sicurezza competenti, hanno iniziato ad adottare le misure necessarie per garantire la calma, anche il dispiegamento di unità neutrali in diversi punti di contatto".

L'obiettivo dichiarato è "garantire l'ordine pubblico e impedire ogni tentativo di sfruttare le circostanze" con l'appello a "tutte le parti a rispettare il cessate il fuoco e ad astenersi da dichiarazioni provocatorie o da mosse sul campo che possano riaccendere le tensioni".

Dopo la "seconda notte consecutiva" di escalation di tensioni nella città, arriva così la tregua chiesta anche dalla missione delle Nazioni Unite in Libia. Unsmil aveva infatti espresso "profonda preoccupazione" per "l'escalation di violenza nei quartieri densamente popolati di Tripoli per la seconda notte consecutiva, che mette a rischio la vita di innumerevoli civili".

Ieri era stato confermato un bilancio di almeno sei morti. Unsmil aveva quindi chiesto un "cessate il fuoco immediato e senza condizioni in tutte le aree abitate" perché il proseguimento delle ostilità "non farà altro che aggravare la situazione di instabilità nella capitale e in Libia in generale". In una nota diffusa via X la Missione aveva sollecitato "tutte le parti" ad avviare subito "un dialogo serio" per "risolvere le divergenze in modo pacifico".

Confermato quindi il "pieno sostegno a tutti gli sforzi per la de-escalation" e la disponibilità a mediare per "contribuire a porre fine ai combattimenti e facilitare il dialogo a tutela della stabilità e delle vite e dei beni dei libici".

La Farnesina e l’Ambasciata d’Italia in Libia monitorano intanto la situazione nella capitale, l'ambasciata d'Italia a Tripoli è in contatto con tutti i connazionali presenti al momento nella capitale libica. "Si è appena conclusa una riunione operativa per valutare la situazione in Libia. Voglio rassicurare che non c'è alcun problema per i nostri concittadini, che devono certamente essere prudenti, rimanere in albergo o a casa. Stiamo valutando tutte le opportunità per farli rientrare, soprattutto quelli che erano in missione di lavoro, in Italia il prima possibile", ha dichiarato il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, in un video girato all'interno dell'Unità di Crisi della Farnesina e postato su X.

In queste ore sarebbe in vigore un cessate il fuoco fra i gruppi militari che si sono scontrati nella notte, ha aggiunto la Farnesina, secondo cui né l'ambasciata d'Italia né gli alberghi sono stati coinvolti negli scontri, che sembrano essere stati diretti unicamente a colpire i vari gruppi armati. Stando sempre al ministero degli Esteri, si stanno valutando possibilità di evacuazione e l'aeroporto di Tripoli al momento è chiuso.

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