
Domani in edicola torna il Foglio Ai, l’inserto cartaceo “scritto” con intelligenza artificiale, e che inaugura una piccola innovazione: ogni numero userà il “prove me wrong”, la formula di Charlie Kirk, stella dei conservatori Maga ucciso in Utah, per mettere a confronto tesi opposte sui temi più divisivi, con l’obiettivo dichiarato di alimentare il dibattito senza alimentare la violenza Un "dimostrami che ho torto" che segue il primo ciclo dell’esperimento e conferma la volontà del giornale diretto da Claudio Cerasa di proseguire con un laboratorio editoriale che parla, usando l’Ai, all’intelligenza naturale dei lettori.
Cos’è il Foglio Ai
Il progetto è stato lanciato il 18 marzo 2025 come “primo quotidiano al mondo realizzato interamente con l’intelligenza artificiale”: editoriali e articoli generati da modelli linguistici a partire dai prompt dei giornalisti. L’operazione, spiegava Il Foglio, mirava a testare sul campo potenzialità e limiti dell’Ai nella produzione di contenuti giornalistici.
Il debutto ha avuto eco internazionale: Dal Guardian al Washington Post, l’attenzione per l’esperimento è stata alta. Dopo il mese di prova, Cerasa ha tracciato un bilancio sottolineando come l’iniziativa abbia fatto discutere e si leggesse “come un giornale vero”, con titoli, box e persino lettere al direttore generati dall’Ai. L’esperimento ha avuto buoni risultati in edicola e Il Foglio Ai, diventato nel frattempo una sezione settimanale in uscita il martedì, si propone di non sostituire i giornalisti ma di affiancarli, specie su temi dove non c’è competenza interna.