'L'Italia veste il cinema internazionale', una mostra a Copenaghen

Da Audrey Hepburn a Anita Ekberg, le grandi dive icone di stile e tendenze 'couture'. L'esposizione è curata da Stefano Dominella, presidente onorario della maison Gattinoni

Un'immagine della mostra 'Fotogrammi di  moda italiana', a cura di Stefano Dominella, allestita nei saloni dell'ambasciata italiana a Copenaghen
Un'immagine della mostra 'Fotogrammi di moda italiana', a cura di Stefano Dominella, allestita nei saloni dell'ambasciata italiana a Copenaghen
08 settembre 2025 | 19.16
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I saloni della residenza dell''ambasciata italiana a Copenaghen ospitano, dal 10 settembre al 16 ottobre, la mostra 'Fotogrammi di moda italiana: dagli anni´50, l’Italia che veste il cinema internazionale', a cura di Stefano Dominella, presidente onorario della maison Gattinoni e ambasciatore del Made in Italy nel mondo. Negli anni Cinquanta, fu proprio il cinema, infatti, a mostrare al mondo che a Roma stava nascendo una nuova tendenza 'couture' italiana. La Capitale si trasforma nella 'Hollywood sul Tevere' e nella fabbrica dei sogni all’italiana. Cinema e divismo divennero da subito veicolo privilegiato e strumento per la moda italiana. Le star di Hollywood che giunsero nella Capitale iniziarono a vestire le creazioni delle allora nascenti case di moda italiane, innescando una rivoluzione di stile in tutto il mondo.

Attraverso 25 abiti firmati da celebri couturier, stilisti e atelier come Fernanda Gattinoni, Emilio Schuberth, Annamode Costumes, Sartoria Peruzzi, Valentino, Giorgio Armani, Laura Biagiotti, Guillermo Mariotto, 'Fotogrammi di moda' racconta al visitatore una storia unica e straordinaria. Provenienti da importanti archivi storici privati e dall’archivio storico personale del curatore, esposti per l'occasione gli abiti indossati da attrici iconiche che hanno segnato e nel corso della loro carriera influenzato mode e tendenze. I drappeggi che cingono Lana Turner inventano, per esempio, un sex appeal new romantic, lo stile impero di Audrey Hepburn nel film 'Guerra e pace' inaugura una nuova 'moda' in tutto il mondo, l’abito a sirena che avvolge Anita Ekberg ne 'La dolce vita' di Fellini, diventa icona di stile e sensualità, les petites robes noires, predilette da Anna Magnani, conquistano i guardaroba femminili di tutto il mondo.

Nel percorso espositivo anche un omaggio a Sabrina Ferilli, tra le protagoniste del film Premio Oscar 'La grande bellezza' di Paolo Sorrentino accanto a altre grandi divine come Gina Lollobrigida, Maria Callas, e Sofia Loren. Questa ultima, con il suo abito rosso, nell’indimenticabile scena del mambo italiano nel film “Pane, amore e...' di Dino Risi. "Ciak si gira! Questa è la parola d’ordine nel cinema, ma anche nella moda - conferma il curatore Stefano Dominella - 'Ciak si gira' è l’inizio di una collezione, è l’inizio di una sfilata. Quindi, le analogie tra cinema e moda sono assolutamente imprescindibili".

"Una mostra che, con immagini divenute patrimonio comune grazie all’universalità del cinema, ripercorre l’interpretazione della società che ha ispirato le grandi case di moda italiane per oltre sessanta anni e ancora oggi è fonte di spunti preziosi - dichiara l'ambasciatore Stefania Rosini - Moda, design e cinema sono infatti tre aspetti della stessa espressione di chi vive intensamente nel proprio tempo, guarda con interesse al suo passato e prepara con curiosità la via al futuro".

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