'We Breast', Antonio Marras al Fatebenefratelli per dare voce alla bellezza che cura

Tra stampe hawaiane, turbanti e t-shirt con cicatrici, la sfilata evento con infermieri e infermiere in passerella per sostenere le Breast Unit di Milano e Pavia

Una delle uscite della sfilata evento We Breast con i capi di Antonio Marras
Una delle uscite della sfilata evento We Breast con i capi di Antonio Marras
23 giugno 2025 | 16.55
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Una passerella fucsia attraversa per la prima volta il chiostro dell’ospedale Fatebenefratelli e Oftalmico di Milano, trasformando uno spazio pubblico dedicato alla cura in un teatro di luci, musica e moda. Succede stasera con 'We Breast: Malattia - Cultura - Bellezza', evento esclusivo a sostegno della lotta contro il tumore al seno, promosso da Fondazione The Bridge e patrocinato dal Comune di Milano e dalla Camera Nazionale della Moda Italiana. Un progetto che unisce moda, sanità e cultura in un’unica serata di beneficenza che, come sottolinea Rosaria Iardino, presidente della Fondazione, “vuole restituire, con bellezza e leggerezza, ciò che la sanità pubblica dà ogni giorno con eccellenza”.

Una sfilata vera ma diversa dalle altre. In scena, 15 operatori sanitari, tra infermiere, infermieri e persino un medico chirurgo, sfilano accanto a modelli e guest star, vestendo le creazioni di Antonio Marras. “Abbiamo messo in piedi una sfilata vera e propria, con lo stesso impegno di sempre - racconta lo stilista - ma al servizio di un tema fortissimo e intimo. Le donne che affrontano un tumore al seno si trovano a vivere un mutamento del corpo e del sentirsi. Io ho voluto raccontare quel passaggio: dal dolore all’accettazione, dal prima al dopo”. Il cuore del progetto è una t-shirt disegnata da Marras stesso: il disegno stilizzato di un volto femminile, con cuciture e cicatrici a segnare la pelle e la rinascita. “Le ho ridipinte una a una - spiega - per alleggerire il peso di quelle ferite. È un’edizione limitata, indossata dai volontari e distribuita per raccogliere fondi”.

Il progetto creativo, diretto da Patrizia Marras, si ispira all’avanspettacolo degli anni d’oro: Anna Magnani, Wanda Osiris, Monica Vitti in ‘Polvere di Stelle’. “Abbiamo recuperato camicie hawaiane vintage, ricomposte in stile Marras, e una stampa mai uscita in sfilata per creare abiti nuovi, pieni di fiori, ruches, fiocchi, cappellini. L’idea era quella di una compagnia scalcagnata e felice, con un tocco retrò”, racconta. Le modelle sono dive ironiche, come Madame Horiente dal Plastic. Tornano a sfilare gli ex modelli Simonetta Gianfelici e Piero Piazzi (lui dopo 25 anni) oggi presidente dell'agenzia Women Management Milano, i ragazzi del Piccolo Teatro di Milano diventano marinai e ballerini: 26 giovani sul palco a ricordare che la bellezza può farsi messaggio, anche nella malattia. E proprio alla malattia si rivolge lo spettacolo con leggerezza, mai con superficialità: tra un capo e l’altro, il video satirico inedito della Gialappa’s Band e la stand-up comedy di Velia Lalli, che porta in scena il suo tumore al seno con autoironia pungente, diventano parte di un percorso di consapevolezza e accettazione.

Sul palco non ci sono solo modelle ma “persone vere”, come tiene a precisare Rosaria Iardino. “Abbiamo voluto portare in scena chi di solito sta dietro: infermieri, barellisti, medici. Li abbiamo trattati come modelle, con abiti pensati per loro. La bellezza fa parte del percorso di cura, e anche l’aiuto estetico è un sostegno per queste donne”. Il pubblico è composto da 550 persone - tra ospiti, donatori, istituzioni - a cui si aggiunge lo staff che ha lavorato completamente pro bono. Tra i presenti anche l’onorevole Simona Loizzo, la vicesindaca di Milano, Anna Scavuzzo, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana. La serata è aperta dalla musica dal vivo della Civica Scuola di Musica Claudio Abbado, e dalla consegna del Premio Screening Mammografico all’Ats della Montagna.

L'iniziativa prevede la raccolta di fondi destinati all’acquisto di due macchinari per le Breast Unit dell’Asst Fatebenefratelli Sacco di Milano e del Policlinico San Matteo di Pavia. “Siamo partiti sei mesi fa - ricorda Iardino - e abbiamo già superato i 190mila euro. L’obiettivo è arrivare a 250mila. Ce la faremo”. Anche la Fondazione Bini Ets - L’Arca delle Code è parte della serata, con uno stand dedicato ai cani salvati da canili affollati e maltrattamenti. Uno di loro sfilerà in apertura con un cucciolo: simbolo di fedeltà, tenerezza e resilienza. “Questi animali - aggiunge Iardino - vengono accuditi quando una paziente si deve ricoverare. Perché anche il supporto emotivo è parte della cura.”

I dati che riguardano la malattia sono impressionanti: rappresenta circa il 30% di tutte le neoplasie che colpiscono la popolazione femminile e ancora nel 2024 si conferma in assoluto il tumore più frequentemente diagnosticato in Italia, con oltre 53.600 casi, di cui 10mila nella sola Regione Lombardia. Ma stasera la moda vuole dare il suo contributo. “C’è ancora troppo silenzio, troppa solitudine - osserva Patrizia Marras -. Abbiamo voluto creare qualcosa che, con gioia, potesse trasmettere un messaggio importante. La moda arriva ovunque. E se può portare attenzione su chi si prende cura delle persone malate, come infermiere e infermieri, e sensibilizzare allora occorre farlo". (di Federica Mochi)

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