BMW stampa 3D riciclo: quando l’economia circolare diventa realtà produttiva

BMW stampa 3D riciclo: quando l’economia circolare diventa realtà produttiva
22 luglio 2025 | 08.08
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Nel cuore della produzione BMW nasce una strategia concreta per trasformare il vecchio in nuovo: il riciclo delle polveri esauste e dei componenti dismessi della stampa 3D. Un tempo considerati rifiuti, questi materiali vengono oggi rigenerati in filamenti e granuli, pronti per essere utilizzati nella realizzazione di attrezzi e dispositivi tecnici.

Il centro di riferimento è il BMW Additive Manufacturing Campus di Oberschleibheim, dove innovazione, produzione e formazione si incontrano. Qui si lavora con due tecnologie complementari: FFF (Fused Filament Fabrication) per i filamenti su bobina e FGF (Fused Granulate Fabrication) per pezzi di grandi dimensioni. Il risultato è un sistema produttivo più efficiente, sostenibile e capace di generare valore da ciò che prima veniva scartato.

BMW, produzione diretta con materiali riciclati

Dal 2018 il BMW Group ha costruito una rete solida attorno alla stampa 3D sostenibile. Ogni anno vengono recuperate fino a 12 tonnellate di polveri, riconvertite in materiale pronto all’uso nei vari impianti produttivi. Ogni stabilimento è oggi dotato di stampanti 3D in grado di realizzare internamente centinaia di migliaia di componenti all'anno.

Tra le applicazioni: supporti magnetici per avvitatori, piedistalli per il montaggio delle decorazioni moto e staffe temporanee per l’assemblaggio della barra dello sterzo. Ogni soluzione nasce direttamente dalle esigenze degli operatori e si traduce in maggiore ergonomia, risparmio di tempo e flessibilità tecnica.

Un approccio concreto alla sostenibilità industriale, dove la tecnologia additiva si unisce all’efficienza circolare per ridefinire il futuro della produzione.

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