Salute, 45mila italiani l'anno con disturbi post-ictus ma cure ad hoc per 5mila
Indagine Elma Research, '57% pazienti dichiara di non sapere cosa sia la spasticità post-ictus'
Indagine Elma Research, '57% pazienti dichiara di non sapere cosa sia la spasticità post-ictus'
'Vogliamo migliorare la qualità della vita pazienti che sviluppano una spasticità dopo l’ictus'
'Può insorgere anche dopo mesi, intervenire precocemente per evitare limitazione motoria importante'
'Informare i pazienti correttamente in ogni fase e gestione della malattia è molto importante'
Il presidente della Federazione A.L.I.Ce. Italia, per noi importante la gestione dell’evento acuto nei tempi giusti per salvare neuroni nel nostro cervello, e poi capire strada giusta da seguire per gestire questo effetto collaterale invasivo. L’ictus è la terza causa di morte nel nostro Paese e la prima di invalidità e disabilità. In Italia ci sono 1 milione di persone vive dopo un ictus, con le sue conseguenze per tutta la vita. Il sistema Italia deve trovare la soluzione.
“Importante riconoscerlo precocemente per evitare che determinate posture si consolidino conducendo a una limitazione importante dei movimenti residui. Fondamentale intervento tempestivo con approcci farmacologici e neuroriabilitativi. In particolare tra le terapie mediche è importantissimo ricordare la tossina botulinica”