Caldo, malore per due operai a Vicenza: uno è in coma. Arriva protocollo nazionale per rischi su lavoro

Temperature roventi in tutta Italia, crescono gli accessi al pronto soccorso. Una donna è morta in strada a Bagheria nel Palermitano, dopo essersi sentita male

Un cantiere, immagine di repertorio (Fotogramma/Ipa)
Un cantiere, immagine di repertorio (Fotogramma/Ipa)
01 luglio 2025 | 14.30
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Due operai, che stavano lavorando a Tezze sul Brenta nel vicentino si sono sentiti male per il caldo. Uno è in coma. Per limitare i danni delle alte temperature si moltiplicano da Nord a Sud le ordinanze per limitare il lavoro nelle ore centrali della giornata. Misure sono state prese in tal senso in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna. E mercoledì 2 luglio la ministra del Lavoro, Marina Calderone, sottoscriverà il protocollo quadro per l'adozione delle misure di contenimento dei rischi lavorativi, legate alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro. L'evento, comunica il dicastero, si svolgerà alle 17 presso la sede del ministero.

Donna muore in strada a Bagheria

Si conta anche una prima vittima nel Palermitano. Una donna di 53 anni è morta, dopo essersi sentita male per strada in via Aiello a Bagheria. Pare soffrisse di problemi cardiaci. Dalla Sicilia alla Lombardia, dove a Milano una turista cinese di 66 anni è stata soccorsa, dopo essere svenuta per il caldo sulla terrazza principale del Duomo e trasportata al Policlinico in codice giallo.

Crescono del 20% accessi pronto soccorso

Aumentano gli accessi al pronto soccorso, spiega all'Adnkronos Salute Alessandro Riccardi, presidente nazionale Società italiana di medicina di emergenza urgenza, "fino al 20% in alcune realtà, ma diciamo che in media è 5-20%". "Arrivano persone disidratate, con sincopi, colpi di calore, anziani e fragili per la maggior parte ma anche professionisti che lavorano all'aperto - aggiunge -. La parte da leone la fa il peggioramento dei malati cronici, ad esempio chi ha bronchite cronica che arriva a respirare peggio con il caldo o cardiopatici che scompensano".

Le città più calde

Oggi sono 17 le città da bollino rosso. Allerta massima ad Ancona, Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Frosinone, Genova, Latina, Milano, Palermo, Perugia, Rieti, Roma, Torino, Trieste, Verona e Viterbo. Domani si raggiungerà quota 18 bollini rossi con l'aggiunta di Campobasso. Per le altre città, invece, il bollettino prevede nove bollini gialli per la giornata di oggi: Bari, Cagliari, Catania, Civitavecchia, Messina, Napoli, Pescara, Reggio Calabria e Venezia.

Le previsioni meteo

Nei prossimi giorni l'anticiclone continuerà a flagellare l'Italia anche se Antonio Sanò, fondatore del sito www.iLMeteo.it indica una possibile data di un presunto crollo dell’asfissiante bolla africana. Dal 4 luglio in poi ci sarà un cedimento dell’alta pressione a iniziare dalle Alpi e dal Nord Italia. Sabato 5 luglio le temperature massime potrebbero crollare, sotto i colpi di pesanti grandinate e piogge torrenziali, anche di 10°C al Nord.

Misure in Lombardia, Piemonte, Veneto ed Emilia Romagna per i lavoratori

Per il caldo soffocante è previsto uno stop ai lavori all'aperto in Lombardia, Piemonte ed Emilia Romagna dalle 12.30 alle 16. I provvedimenti saranno in vigore fino al 15 settembre 2025. Puntano a tutelare la salute e la sicurezza dei lavoratori esposti alle alte temperature. Riguardano in particolare le aree edili, cave, aziende agricole e florovivaistiche. Ieri, proprio in Emilia Romagna, c'è stata una vittima nel cantiere della scuola Jussi di San Lazzaro, in provincia di Bologna. L'uomo, 48 anni, titolare di un'impresa edile in appalto, intorno alle 12 di ieri, è morto per un malore, mentre stava lavorando.

Il governatore veneto Luca Zaia, invece, ha emanato un provvedimento per tutelare la salute dei lavoratori che lavorano all'aperto o in ambienti non climatizzati e che sono esposti a temperature elevate e a radiazioni solari. Nella misura la raccomandazione ai datori di lavoro di limitare o evitare le attività lavorative nelle ore più calde della giornata, di ruotare il personale, garantire adeguata idratazione e sorveglianza sanitaria, oltre ad adottare abbigliamento e dispositivi di protezione idonei.

Blackout a Bergamo

La città di Bergamo è stata colpita oggi da alcuni blackout causati dalla forte e prolungata ondata di calore. In mattinata la zona di Città Alta è rimasta senza elettricità per circa un'ora, disagi che si sono poi diffusi nella città bassa, prevalentemente nella zona del centro. La situazione è in gran parte risolta con squadre di E-Distribuzione (gruppo Enel) che proseguono l'installazione di generatori. I disservizi "sono diretta conseguenza delle temperature eccezionali di questi giorni (cd. ondate di calore) che hanno determinato guasti contemporanei e su più tratti su diverse reti elettriche esercite nei territori in questione. Come accertato anche a livello tecnico-scientifico le elevate temperature, anche di notte, combinate con l’assenza di precipitazioni, comportano un funzionamento anomalo della rete" comunica E-Distribuzione in una nota.

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