Cinema, Verastegui: "Zero AD film attuale, oggi strage innocenti più di 2mila anni fa"

Nella nuova pellicola in uscita a Natale, il produttore di 'Sound of Freedom' torna sul tema del massacro degli indifesi

Cinema, Verastegui:
09 settembre 2025 | 14.09
LETTURA: 5 minuti

"Lo spirito di Erode non è morto è ancora presente nel mondo, anzi: la strage degli innocenti di oggi è molto più grande". Così Eduardo Verastegui, produttore del film 'Zero AD' anticipa all’Adnkronos il tema della nuova pellicola in uscita a Natale, in tutto il mondo, e anche in Italia. Sul grande schermo viene narrata la vicenda biblica che va dall’annunciazione alla nascita di Gesù Cristo, fino alla strage degli innocenti e la fuga in Egitto di Maria e Giuseppe per salvare il Bambino. "Quando si vede questo film è impossibile restare indifferenti: Alejandro Monteverde", regista di riferimento per Verastegui, "ha diretto con una sensibilità e una forza straordinarie. È un regista capace di raccontare storie con potenza, purezza e grande valore artistico".

Il nuovo lungometraggio torna su un tema caro al produttore e attore messicano, il cui film precedente, Sound of Freedom - che denuncia l’abominevole traffico di minori per lo sfruttamento sessuale a partire dalla storia vera di Tim Burton, ex agente americano - nel 2024 è stato un caso cinematografico. Interpretato da Jim Caviezel, distribuito da Angel Studios il film e costato 14,5 milioni di dollari, ha incassato un totale di 250 milioni nel mondo, oltre 184 solo negli Stati Uniti, battendo blockbuster come Indiana Jones e Mission Impossible. Arrivato in Italia grazie alla distribuzione strategica della Dominus production di Federica Picchi Roncali con il titolo ‘Il canto della libertà’ è stato un successo fin dall’esordio: subito al secondo posto, al botteghino è stato il film più visto nelle sale, soprattutto dai giovani.

"Zero AD - spiega Verastegui - è collegato a Sound of Freedom, ma in realtà va oltre: affronta una vicenda che, pur ambientata duemila anni fa, ha una sorprendente attualità. Nel racconto, il re Erode diventa il simbolo delle élite e dei poteri politici di oggi che cercano di perpetuarsi. La persecuzione narrata nei Vangeli trova un parallelo diretto con le grandi tragedie contemporanee: l’aborto e il traffico di organi. Quella di allora fu una strage, certo, ma limitata a centinaia o forse migliaia di innocenti - osserva - Oggi siamo di fronte a milioni di bambini eliminati. La strage degli innocenti contemporanea è molto più vasta". Ogni anno nel mondo, secondo stime ufficiali, si praticano 44 milioni di aborti e scompaiono dai 7 ai 10 milioni di bambini, decine di migliaia ogni giorno, per un business che vale più di 150 miliardi di dollari.

L’obiettivo dichiarato del film è scuotere le coscienze. "Anche se racconta fatti accaduti duemila anni fa - continua Verastegui - riesce a farci dimenticare la distanza temporale, perché parla al presente: Erode è ancora qui, nel mondo - rimarca - continua quotidianamente un massacro a cui" purtroppo "ci stiamo abituando. Voglio far capire che quello accaduto millenni fa non è nulla rispetto a quello che sta accadendo adesso, scuotere le coscienze attraverso un racconto storico, ma anche spirituale".

"Per chi non crede in Dio o non ha fede - chiarisce - resta comunque impossibile ignorare che, anche solo dal punto di vista umano, questa storia è straordinaria, interroga profondamente e invita ad agire, perché il massacro è reale e avviene sotto i nostri occhi". Il paradosso è che "l’uomo più potente del tempo, il re Erode, voleva uccidere un bambino perché pensava che lo minacciasse: è una storia incredibile - sottolinea - È come se oggi un intero esercito fosse inviato in un quartiere per uccidere un solo bambino. Credo che la domanda sia: l’uomo più potente di allora aveva davvero il potere di uccidere il Figlio di Dio? Ci è andato molto vicino. In realtà - riflette il produttore - trent’anni dopo l’uomo riesce nell’intento di ucciderlo, ma è anche vero che, a quel punto, come raccontano i vangeli, a Cristo non è stata tolta la vita: è lui che l’ha donata. È molto diverso".

Nel cast di Zero AD, ci sono Jim Caviezel - Gesù in The Passion di Mel Gibson - che ora veste i panni di Erode in "un ribaltamento potente", ma anche Sam Worthington, and Ben Mendelsohn. Un curioso retroscena riguarda la figlia di Monica Bellucci, Deva Cassel, che interpreta Maria. "Mel Gibson mi ha raccontato che la Bellucci scoprì di essere incinta proprio durante le riprese de La Passione di Cristo - confida Verastegui - È incredibile: anni dopo, sua figlia è stata scelta per il ruolo di Maria, dopo un lungo processo di selezione che ha coinvolto attrici da tutto il mondo. Alejandro, il regista, grande estimatore della Bellucci, ha individuato la giovane attrice per il suo talento, senza sapere inizialmente chi fosse. Solo in seguito si è scoperto che era la figlia della celebre attrice" e, ancora dopo, è emerso il particolare collegamento con la gravidanza di Monica sul set del film di Gibson.

Nel frattempo è iniziata la scrittura del sequel di Sound of Freedom. Sulla scia del primo film è nato un movimento che ha coinvolto, in un tour mondiale, i leader politici di vari Paesi, tra cui l’Italia, con l’obiettivo di inserire nelle agende politiche il problema del traffico di minori.

"Anche con Giorgia Meloni, abbiamo siglato un accordo - ricorda il produttore - Si tratta di un problema enorme. Certo, tra Messico e Stati Uniti la situazione è particolarmente grave: gli Stati Uniti sono il primo Paese al mondo per sfruttamento sessuale, mentre il Messico è il primo fornitore, ma è un problema globale. Per questo voglio fare qualcosa, e la prima cosa è far sapere che questo fenomeno esiste. La consapevolezza è il primo passo. Certo - afferma - un film da solo non basta, perché arriva e poi passa. È necessario lasciare un’eredità".

Oltre alla carriera cinematografica, Verastegui, sostenitore del presidente americano Trump, sta sviluppando un movimento politico in Messico, con l’obiettivo di individuare leader che incarnino valori condivisi "dalla maggioranza della popolazione, in primis la difesa ella vita. Se entro 5 anni non vedrò nessuno candidarsi alla presidenza con questi valori - conclude - lo prenderò come un segnale: sarò io a correre". (di Maddalena Guiotto)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL

threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram

ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza