Il presunto cervello degli attentati di Parigi, Abdelhamid Abaaoud, era anche membro della polizia segreta dell'Is e aveva il compito di inviare volontari in Europa per commettere attentati. Lo rivela l'emittente francese Bfmtv, sottolineando come colui che viene considerato l'ideatore degli attacchi del 13 novembre svolgesse un ruolo essenziale all'interno della struttura dell'organizzazione terroristica, innanzitutto come membro della polizia segreta del gruppo, EMNI. A questo organismo hanno fatto riferimenti alcuni jihadisti francesi rientrati dalla Siria: tra l'altro avrebbe il compito di inviare volontari in Europa per commettere attentati.
A Raqqa, Abdelhamid Abaaoud era incaricato di vagliare i 'dossier dei candidati'. Assieme ad altri due jihadisti belgi, verificava intanto che il volontario non fosse troppo noto alle forze dell'ordine del suo paese. La scelta definitiva era poi affidata a due tunisini, più alti in grado di lui.
Composta da circa 1500 uomini, la polizia di Daesh - si legge sul sito dell'emittente francese - non è incaricata solo di preparare attentati all'estero, ma anche di dare la caccia alle spie in Siria. Sotto false identità gli appartenenti all'EMNI legano sui social media con le loro stesse reclute, per verificare la loro assoluta fedeltà, quindi alla minima critica le incarcerano.
"Sono paranoici, ossessionati dalla sicurezza", spiega Nicolas Hénin, ex ostaggio e autore di Jihad academy. "Proprio ora, una decina forse di jihadisti francesi sono tenuti in carcere da Daesh e torturati perché sospettati di essere informatori dei servizi di intelligence". Tra le persone incaricate di dare la caccia alle spie, Salim Benghalem, jihadista francese, considerato uno dei boia dell'Is.