Si aggrava il bilancio, ancora provvisorio, del nuovo tragico naufragio avvenuto nel Canale di Sicilia. Un barcone è affondato e sul posto è intervenuta la nave Vega della Marina militare, che ha soccorso 135 migranti. Salgono a 45 i corpi recuperati, ma le ricerche continuano. All'arrivo dell'unità della Marina il barcone era semi-affondato. Nel corso delle operazioni di salvataggio l'imbarcazione si è poi inabissata in mare.
GUARDIA COSTIERA - Sono oltre 1900 i migranti tratti in salvo nella giornata di oggi nel Canale di Sicilia, nel corso delle varie operazioni di soccorso coordinate della centrale operativa della Guardia costiera di Roma del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Lo scrive il comando generale delle Capitanerie in una nota. In particolare, la nave Peluso della Guardia costiera ha tratto in salvo 381 persone a bordo di tre gommoni, mentre tre motovedette della Guardia costiera hanno salvato 300 persone a bordo di due gommoni.
#UltimOra #SAR Nave Vega ha soccorso 135 #migranti da barcone semi affondato.Recuperate 45 salme.Continuano ricerche pic.twitter.com/g7RnbgybNY
— Marina Militare (@ItalianNavy) 27 maggio 2016
UE - Gli arrivi di migranti dalla Libia all'Italia sono in aumento, ma le cifre restano in linea con quelle del 2015. Lo spiega la portavoce della Commissione Europea per le migrazioni Natasha Berthaud, durante il briefing con la stampa a Bruxelles. "Non abbiamo evidenze di una frammentazione della rotta che dalla Turchia porta alla Grecia - ha detto - abbiamo visto un aumento degli arrivi dalla Libia in Italia, ma i numeri sono in linea con quelli dello scorso anno. Monitoriamo attentamente la situazione e Frontex continuerà a fornire l'assistenza necessaria all'Italia per affrontare la situazione".