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Vaccino Scanzi, verbale infermiere: "Quel giorno suo nominativo non risultava in lista"

"Dopo vaccinazione elencai a medico le categorie in cui inserirlo, e quando pronunciai ‘caregiver’ mi disse di inserirlo fra loro"

02 dicembre 2021 | 17.13
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“Quel giorno il nominativo di Andrea Scanzi e dell'avvocato non erano presenti sulla lista cartacea che mi era stata consegnata al mattino”. E’ quanto dichiara l’infermiere che accolse Andrea Scanzi il 19 marzo 2021 presso l’hub vaccinale del Centro Fiere e Congressi di Arezzo per la vaccinazione con la prima dose di Astrazeneca, come risulta dalle dichiarazioni rese il 22 aprile 2021 ai carabinieri di Arezzo nell’ambito dell’inchiesta che ne è scaturita. Nel verbale visionato dall'Adnkronos, l'infermiere racconta la procedura che veniva seguita nell’individuazione delle dosi avanzate e della relativa distribuzione dei vaccini.

“Quando arrivo verso la fine della giornata, inizio a valutare quante persone contattare per terminare la fiala in uso, rispettando la lista che mi era stata consegnata al mattino”, spiega. Per poi raccontare come si svolsero i fatti quel giorno. “Il giorno 19 marzo -spiega l'infermiere- ricordo perfettamente che nel primo pomeriggio si presentò presso il centro vaccinale il dottor Giglio Evaristo, direttore della zona distretto, il quale mi disse che verso le 18,00/18,30 si sarebbero presentate due persone che andavano vaccinate e mi fornì i nominativi di Andrea Scanzi e di un avvocato donna della quale non ricordo il cognome”.

Le due persone, prosegue, “vennero regolarmente vaccinate e successivamente, quando le stesse si erano già allontanate dal centro vaccinale, all'atto della registrazione del sistema Sispc, mentre per l'avvocato vi era una categoria specifica ammessa, per lo Scanzi il personale amministrativo non sapeva in quale categoria inserirlo e si rivolse a me per avere delucidazioni. In quel momento, non sapendo come operare chiamai telefonicamente Giglio per avere indicazioni su come concludere il processo vaccinale e il dottore a questo punto mi chiese quali erano le categorie del menù a tendina che il sistema ammetteva ed io gliele elencai tutte. Al momento in cui pronunciai la parola 'caregiver' il Giglio mi disse di inserirlo tra loro e così feci”.

Sulla vicenda del vaccino a Scanzi, la Procura di Arezzo ha aperto un’inchiesta per la quale è stata richiesta l’archiviazione da parte del sostituto procuratore Marco Dioni. L'udienza di opposizione alla richiesta di archiviazione è fissata per domani, 3 dicembre, dinnanzi al Gip del tribunale di Arezzo, Giulia Soldini.

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