L’integrazione dei dati delle biblioteche nelle mappe TomTom rappresenta il primo importante riuso degli Open Data dell'Anagrafe delle Biblioteche Italiane, resi disponibili dal luglio scorso
"Scusi, per la bibliotea?". A questa domanda si puo ora trovare risposta nelle nuove applicazioni di navigazione e informazioni sul traffico per Android e Apple: circa 11mila biblioteche del database Anagrafe delle Biblioteche Italiane (Abi), gestito dall’Istituto Centrale per il Catalogo Unico delle Biblioteche Italiane e delle Informazioni Bibliografiche (Iccu) del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, sono infatti visibili nelle mappe TomTom Places e TomTom Routes, disponibili anche in versione mobile per gli utenti di Android e Apple.
L’Anagrafe delle biblioteche italiane nasce dal progetto di censimento avviato nei primi anni Novanta, al quale hanno contribuito, sotto il coordinamento tecnico-scientifico dell’Iccu, Regioni, università, enti ecclesiastici e molte istituzioni culturali, con l’obiettivo di creare uno strumento d’informazione generale, unitario e aggiornato sulla realtà bibliotecaria.
La base dati dell’Abi è integrata nel Servizio Bibliotecario Nazionale e fornisce al pubblico in rete informazioni costantemente aggiornate sui dati anagrafici, sul patrimonio e sui servizi del complesso delle biblioteche italiane. Per favorire il riuso dei dati, dal luglio del 2014 sono disponibili gli Open Data con licenza Creative Commons CC0 Universal Public Domain Dedication, in formato CSV o XML: l’integrazione dei dati delle biblioteche nelle mappe TomTom rappresenta il primo importante riuso degli Open Data dell’Abi.