
Nell’ambito dell’esame degli atti comunitari JOIN (2024) 10 definitivo (nuova strategia industriale europea per il settore della Difesa, EDIS), e COM (2024) 150 definitivo (programma per l’industria europea della Difesa, EDIP), la Commissione Affari esteri del Senato ha svolto alcune audizioni. Nel primo caso è stato ascoltato il delegato al Programma per l’industria europea della Difesa (EDIP) di Leonardo S.p.A., Cristina Leone. Nel corso dell’audizione, il delegato della società ha sottolineato la necessità di rafforzare la base tecnologica dell’Europa per la difesa e la sicurezza, un obiettivo legato ad alcuni fattori. Primo, che almeno il 35% del mercato della difesa sia costituito da interscambi tra Stati membri. Secondo, che almeno il 50% degli investimenti sia all’interno dell’Unione europea per poi salire ad almeno il 65% fino al 2035. Terzo, che almeno il 40% dei sistemi di difesa sia acquisito tramite un procurement congiunto. Un altro elemento evidenziato è l’importanza di realizzare programmi europei di interesse comune, finanziabili fino al 100% che vedano coinvolti almeno quattro Paesi.
Un’altra audizione è stata resa dal responsabile difesa dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), Alessandro Marrone, che ha sviluppato la sua relazione su cinque punti essenziali: primo, la riuscita dell’EDIP dipende dai fondi stanziati che al momento sono davvero insufficienti, parliamo di 1,5 miliardi di euro l’anno, quando ne servirebbero almeno 7; secondo, assicurare un equilibrio tra acquisti in UE che dovrebbero essere i 2/3 e extra UE 1/3; terzo, garantire il cofinanziamento italiano dell’EDIP; quarto, fissare una pianificazione normativa e delle risorse umane della difesa italiana per attuare il programma europeo; quinto, l’importanza dell’apporto della BEI che finora ha fortemente limitato gli investimenti nella difesa.
Link al video dell’audizione Leonardo S.p.A.
Link al video dell’audizione IAI.