Droni russi, Zelensky: "Italia potrebbe essere la prossima". Tajani: "Putin non vuole attaccarci"

Il presidente ucraino: "Abbiamo intercettato 92 droni diretti verso la Polonia". Il vicepremier e ministro degli Esteri rassicura: "Siamo attenti, non ci risulta nulla di preoccupante"

Volodymyr Zelensky e Antonio Tajani - (Ipa)
Volodymyr Zelensky e Antonio Tajani - (Ipa)
28 settembre 2025 | 07.58
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 L'Italia nel mirino dei droni della Russia? E' lo scenario che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky prospetta alla fine dell'ennesima giornata caratterizzata dall'allarme per sconfinamenti compiute da velivoli e per violazioni degli spazi aerei di paesi Nato.

Tajani: "Putin non vuole attaccare Italia, ma siamo attenti"

"Non è che rimanga ottimista su Putin, Putin ha un'aggressività inaccettabile, però non credo assolutamente voglia attaccare l’Italia", replica il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, da Telese Terme dove è in corso la festa nazionale di Forza Italia. Un'allarme rilanciato dall'attacco russo nella notte a Kiev. "La nostra difesa aerea è sempre vigile e attenta, l’efficienza dell'Aeronautica militare c’è sempre, sia in cielo che a terra. Ho parlato anche con il ministro della Difesa stamattina, ci siamo consultati, gli italiani possono stare tranquilli, non dobbiamo drammatizzare, non ci risulta nulla di preoccupante", conclude.

Le parole di Zelensky

Le ultime settimane sono state monopolizzate da una lunga serie di segnalazioni: dalla Polonia ai paesi baltici, dalla Finlandia alla Norvegia, dalla Svezia alla Danimarca. Nella serata di sabato 27 settembre, Zelensky ha annunciato che Kiev ha intercettato nel suo spazio aereo 92 droni diretti verso la Polonia.

Quindi, l'avviso: "L'Italia potrebbe essere la prossima". Per il leader ucraino, il copione è chiaro: la Russia di Vladimir Putin sta mettendo alla prova le difese e le reazioni dei paesi Nato. "Sta testando la loro capacità di difendersi e cercare di influenzare le società in modo che le persone cominceranno a chiedersi, 'se non possiamo proteggerci perché dobbiamo continuare a sostenere l'Ucraina?' Sono operazioni dirette a ridurre l'assistenza all'Ucraina, in particolare prima dell'inverno", le parole di Zelensky.

Tajani aveva già commentato le parole del presidente ucraino: "L'Italia nel mirino dei droni? Mi auguro che questo non accada, non credo che Putin voglia scatenare la terza guerra mondiale, non credo neanche che l’Italia sia un obiettivo militare", aveva detto a 4 di Sera.

"Io credo che Putin stia testando le reazioni dell'Occidente, ma l'Occidente ha sempre dimostrato di saper reagire. Quando ero un giovane ufficiale dell’aeronautica militare, alla fine degli anni '70, queste operazioni di violazione del confine Nato le facevano i Mig dell'Unione Sovietica e dell'ex Jugoslavia. Non è la prima volta che accade", aveva aggiunto.

Le incursioni di droni

Le incursioni di droni sono una realtà con cui l'Europa deve confrontarsi su base praticamente quotidiana. Per fronteggiare la minaccia, ha iniziato a prendere forma il progetto del 'muro anti-drone' a cui lavorano Bulgaria, Danimarca, Estonia, Finlandia, Lituania, Lettonia, Polonia e Romania. La prima riunione ha coinvolto anche Slovacchia e Ungheria. La presenza di Budapest nel gruppo è un elemento da considerare con attenzione, alla luce delle tensioni crescenti con l'Ucraina.

Kiev ha denunciato lo sconfinamento di un drone magiaro e ha chiesto spiegazioni ai 'vicini' mostrando anche la mappa della rotta seguita dal velivolo. La risposta, articolata in diverse comunicazioni inviate da Budapest, è stata durissima: "Zelensky la pianti con le sue provocazioni, vuole trascinarci in guerra ma non ci riuscirà".

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