Il Capo dello Stato nel 160° anniversario dell'Unità d'Italia: "Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento ci siamo ritrovati più vicini"
"L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria" Covid, "ha dimostrato ancora una volta spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi". Lo afferma il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 160/mo anniversario dell'Unità d'Italia.
"Celebriamo oggi il 160/mo anniversario dell’Unità d’Italia, la 'Giornata dell’Unità Nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera'. Il coronamento del sogno risorgimentale - afferma ancora Mattarella - ha suggellato l’identità di Nazione, che trae origine dalla nostra storia più antica e dalla nostra cultura. Le generazioni che ci hanno preceduto, superando insieme i momenti più difficili, ci hanno donato un Paese libero, prospero e unito. Rivolgo un deferente pensiero e l’omaggio di tutto il popolo italiano ai cittadini che hanno contribuito a costruire il nostro Paese".
"L’Italia, colpita duramente dall’emergenza sanitaria, ha dimostrato ancora una volta - ricorda il Capo dello Stato- spirito di democrazia, di unità e di coesione. Nel distanziamento imposto dalle misure di contenimento della pandemia ci siamo ritrovati più vicini e consapevoli di appartenere a una comunità capace di risollevarsi dalle avversità e di rinnovarsi".
"La Repubblica, per scelta degli italiani, è la massima espressione dell’Unità nazionale e l’Inno e la Bandiera sono i simboli più cari e riconosciuti della nostra Patria. La celebrazione odierna - conclude Mattarella - ci esorta nuovamente a un impegno comune e condiviso, nel quadro del progetto europeo, per edificare un Paese più unito e solido, condizione necessaria per una rinnovata prosperità e uno sviluppo equo e sostenibile".
"Gli italiani sono un grande popolo, che ha dimostrato coraggio e responsabilità nell'affrontare la più difficile crisi sanitaria, economica e sociale del dopoguerra". Lo scrive sui social il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, in occasione del 160/mo anniversario dell'Unità d'Italia.
"Oggi si celebra il 160esimo anniversario dell’Unità d’Italia. Ed è l’occasione per ricordare come si formò e sviluppò quel sentimento di identità nazionale, che fu una forte spinta ideale verso l’unità e la coesione tra diverse popolazioni della penisola. Verso la condivisione, la solidarietà e la costruzione di una vera e propria comunità". Lo afferma il presidente della Camera, Roberto Fico.
"Le energie morali, culturali e civili che animarono il Risorgimento -prosegue- costituiscono un patrimonio di valori che ha accompagnato la storia del nostro Paese. È un bagaglio prezioso che deve continuare a ispirarci ancora oggi, anche ai fini della partecipazione della nostra nazione al processo di integrazione europea che ha assicurato all’Italia ed altri Stati e popoli del continente pace e prosperità".
"Sappiamo al tempo stesso -ricorda il presidente della Camera- che molto resta da fare per garantire la reale coesione tra le varie parti del nostro Paese. Permangono –e in alcuni casi si sono addirittura aggravate– diseguaglianze territoriali, economiche e sociali. L’impegno primario deve dunque essere quello di adoperarsi per superare questi divari inaccettabili che minano il senso di comunità alla radice e soffocano lo sviluppo del nostro Paese. Per farlo abbiamo l’occasione imperdibile di un Piano nazionale di ripresa e resilienza, che deve puntare a far ripartire il Paese annullando le disparità tra i vari territori".
"Nella difficile fase che stiamo vivendo c’è una splendida immagine di identità e di italianità: quella dei nostri medici e di tutto il personale sanitario che sono sempre rimasti in prima linea a combattere una guerra logorante a tutela della salute della collettività. E c’è quella degli uomini e delle donne, impegnati nelle missioni internazionali di pace che contribuiscono, con il nostro Tricolore, alla promozione dei valori universali della libertà e della dignità della persona nelle aree del mondo ricattate dai conflitti e dalle violenze".
"Un pensiero oggi -conclude Fico- va sicuramente all’ambasciatore Luca Attanasio e al carabiniere Vittorio Iacovacci. E voglio ricordare anche tutti coloro che portano nel mondo la cultura della pace del nostro Paese, così come il nostro patrimonio storico, artistico, naturale. Ripercorrere la nostra storia, promuovere i nostri valori, avere rispetto per il nostro passato, serve a dar forma a una forza positiva, a una riserva di energie morali, culturali e civili indispensabile per affrontare il futuro e le sue sfide".