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Guerra Israele-Hamas, Conte: "È l’ora del coraggio per Italia e Ue"

Il leader 5 Stelle sprona i governi: "Si assumano la responsabilità di rappresentare i valori occidentali". E sulla manovra attacca il governo

Giuseppe Conte - Fotogramma
Giuseppe Conte - Fotogramma
12 novembre 2023 | 17.22
LETTURA: 3 minuti

"Per noi questa è l’ora del coraggio, è l’ora che i governanti, e quindi l’Italia e l’Unione Europea, si assumano la responsabilità di rappresentare i valori occidentali che non significa proseguire guerre, significa impostare negoziati di pace". Così il leader del Movimento 5 Stelle Giuseppe Conte sprona i governi, a partire da quello di Giorgia Meloni, a mobilitarsi. "Questo vale per il conflitto russo ucraino e per il conflitto palestinese", chiarisce Conte a margine dell’assemblea del M5S Lazio al Teatro Italia.

"Pavidi su Gaza, rompiamo il silenzio"

E attraverso il social X l'ex premier denuncia "la pavidità della politica sulla strage che si sta consumando a Gaza è vergognosa. Oltre 10 mila morti, per buona parte donne e bambini. Bombardamenti continui, che non risparmiano abitazioni civili e ospedali. Non possiamo tacere - esorta -. Non siamo noi i depositari dei 'valori occidentali', i supremi cultori dello Stato di diritto, i massimi difensori del diritto internazionale umanitario? Rompiamo il silenzio: Governo, Ue e comunità internazionale si adoperino per imporre un immediato cessate-il-fuoco nella Striscia di Gaza.

La Manovra? "Un pianto e governo non vuole confrontarsi"

Dal Teatro Italia Conte interviene poi anche sulle questioni di politica interna e attacca il governo sulla manovra. "È un pianto dappertutto, abbiamo raccolto una lista lunghissima di insoddisfazioni e di forti preoccupazioni. Ecco perché - spiega - ci avete sentito dire che questa manovra, nell’impostazione e nelle misure, è completamente sbagliata e se sbagli una manovra economica - avverte l'ex premier - è una sciagura per l’Italia intera perché condizioni in senso negativo qualsiasi prospettiva di crescita e condanni il Paese alla recessione. Così andiamo incontro al disastro, un disastro che ormai è chiaro a tutti tranne che al governo. Ma temo - aggiunge - che il governo abbia un problema, che abbiamo riscontrato anche nella fase di audizioni: non vuole confrontarsi, si riuniscono tra di loro e non aprono le finestre e le porte per dialogare con il Paese”.

"Con Pd dialogo si intensificherà sempre di più"

Un malcontento che potrebbe avvicinare di nuovo M5s e Pd. "Fermo restando - mette le mani avanti Conte - che noi siamo una forza autonoma, una forza che sta facendo un suo percorso e proseguiremo anche a tracciare una linea molto innovativa per la politica dell’intero Paese, saremo sempre avanti in trincea a raccogliere le sfide. Però - è l'apertura - è chiaro che il dialogo con il Pd è un dialogo che immaginiamo possa intensificarsi sempre di più".

M5s sta 'recuperiamo la nostra vocazione, la politica dal basso'

Quanto al percorso dei Cinque stelle "stiamo costruendo la fase del radicamento territoriale - spiega - sono partiti 220 gruppi territoriali che stanno eleggendo i propri rappresentanti e stiamo recuperando la nostra fondamentale vocazione: alimentare la politica dal basso. La politica non può essere solo di vertice, solo ragionamenti fatti nei palazzi delle istituzioni, deve essere fatta dal basso. Lì c’è la politica".

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