Nel cast della serie Sam Clafin nel ruolo di Edmond Dantès, Jeremy Irons e gli italiani Michele Riondino, Gabriella Pession, Lino Guanciale e Nicolas Maupas
Bill August e il cast guidato da Sam Clafin presentano la serie tv in 8 episodi sulla storia di Edmond Dantès: "Un’esplorazione dell’animo umano e del sentimento di vendetta, di quello che genera e di dove porta. C’è tutto questo in ‘Il Conte di Montecristo’, la serie tv in 8 episodi diretta dal premio Oscar e due volte Palma d’Oro a Cannes Bill August presentata oggi alla Festa del Cinema di Roma nella sezione Freestyle. Quella del Conte di Montecristo “è la migliore storia mai raccontata sulla vendetta -spiega il regista- Perché non è solo il fatto di andare e uccidere chi ha fatto il torto ma anche il modo sofisticato in cui il protagonista pianifica la sua vendetta, vuole farlo in un modo che sia simile al danno arrecato da chi gli ha fatto male”. Con la vendetta però, “perde la sua capacità di amare, questo mi sembra un tema importante”.
La pellicola vede come protagonista Sam Clafin nel ruolo di Edmond Dantès, giovane capitano di Marina accusato ingiustamente e rinchiuso per quindici anni nelle orribili segrete del Castello d’If: una volta evaso, inasprito e incattivito, è deciso a vendicarsi di chi gli ha rovinato la vita. “Volevamo evitare di fare il tipico film in costume, che si fermasse a questo, e andare a fondo sui personaggi perché lo spettatore potesse davvero coinvolgersi”, dice August. Il romanzo, spiega Sam Clafin, “permette a chi legge di essere assorbito totalmente nel mondo del conte di Montecristo. Per me una grossa sfida calarmi nei panni di un personaggio così complesso”.
Nel cast anche un prezioso cameo di Jeremy Irons, nel ruolo dell’abate Faria. “Il mio è un piccolo ruolo -spiega l’attore premio Oscar- ma il mio compito era quello di conoscere Edmond, incoraggiarlo e dargli speranza. Trasmetterli la saggezza che ha acquisito. Cerco di farlo come la storia richiede”. È “il terzo film che faccio con Bill -dice- È un registro di cui mi fido perché con semplicità riesce ad arrivare al cuore stesso quando gira, arriva alle vere emozioni, non le offusca con gli effetti, con i montaggi, i tagli. Permette agli attori di far emergere l’essenza del personaggi ed è questo che apprezzo in Bill”. E sulla vendetta, tema principe della serie, osserva: “La vendetta è una perdita di tempo, questa storia ci dice quanto è inutile, dobbiamo perdonare e andare avanti. Certo ci fa sentire bene poterci vendicare o lamentare del male ricevuto ma bisogna dire ok, se mi chiedi scusa meglio altrimenti ti ignoro. Siamo qui per un tempo breve, sprecarlo per cercare vendetta veramente è una perdita di tempo”. Tra i protagonisti ci sono anche gli italiani Gabriella Pession, Lino Guanciale e Michele Riondino nel ruolo di Jacopo. “Qualche ingiustizia che merita vendetta c’è -ironizza Riondino, da sempre impegnato in lotte sociali come quella sull’Ilva di Taranto- Il tema della rivincita è un tema attuale perché per elaborare e pianificare una vendetta si deve necessariamente scendere nei bassifondi dell’animo umano. Quando hai fame di giustizia, saresti disposto a tutto pur di fare giustizia. È un tema universale che appartiene alla nostra contemporaneità”.