Esplosione a Roma, morto Claudio Ercoli: chi era

Tra i feriti era il più grave con ustioni di terzo grado sul 55% del corpo

Il luogo dell'esplosione (Fotogramma/Ipa)
Il luogo dell'esplosione (Fotogramma/Ipa)
09 luglio 2025 | 19.17
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Claudio Ercoli era un uomo perbene. Uno per cui un amico d'infanzia corso all'ospedale Sant'Eugenio, appena saputa la notizia della sua morte stamattina, piange come un bambino, inconsolabile. Sessantasette anni, compiuti il 10 aprile scorso, lavorava ancora come ispettore di piazza. Lo faceva senza riserve, con passione. Ed era lì, nel rifornitore Gpl di via dei Gordiani, dove la settimana scorsa è stato travolto dall'esplosione, che il compagno di mille avventure giovanili lo andava a trovare spesso.

L'esperienza come aviatore dell'Aeronautica, negli anni della leva, gli aveva paradossalmente messo i piedi per terra: sposato con Mariagrazia da una vita, era papà. "Ma anche un grande amante degli animali", lo ricorda il suo amico Marco, intercettato dall'Adnkronos nella camera ardente dell'ospedale Sant'Eugenio. "Una persona altruista come pochi - dice l'uomo, suo coetaneo -. Era sempre il primo a correre in aiuto di chi avesse bisogno. E' stato sempre così, da quando eravamo compagni di classe alle elementari di Villa Gordiani. Una vita insieme, oggi spezzata dopo tante preghiere".

Claudio Ercoli è morto a distanza di cinque giorni dal ricovero nel reparto di terapia intensiva, dove è arrivato con ustioni di terzo grado sul 55% del corpo. Era il più grave tra i feriti, uno dei due soccorsi dai carabinieri intervenuti sul posto.

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