
Le parole di Alessio Tucci al gip: la ragazza, di spalle, colpita almeno tre volte con un grosso sasso. Mantovano dai genitori della 14enne
Resta in carcere Alessio Tucci, il 18enne accusato di aver ucciso la 14enne Martina Carbonaro. Dopo la nuova confessione di questa mattina, durante l'interrogatorio di convalida del fermo finanza al gip del tribunale di Napoli Nord, il giudice ha convalidato il fermo e disposto la misura cautelare del carcere per l'ex fidanzato della ragazzina uccisa ad Afragola. Il giovane reo confesso deve rispondere di omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.
"Ha rifiutato il mio abbraccio e l'ho colpita di spalle", ha raccontato il giovane che, assistito dall'avvocato Mario Mangazzo, ha confermato la sua confessione dinanzi al gip Stefania Amodeo. Tucci avrebbe colpito la 14enne con almeno 3 violenti colpi alla testa scagliati con un sasso, ritrovato già durante un primo sopralluogo all'interno dell'alloggio diroccato dell'ex custode dello stadio Moccia di Afragola, insieme agli occhiali della ragazza. Successivamente, avrebbe coperto il corpo della 14enne con dei rifiuti, per provare a nascondere il cadavere.
La Procura di Napoli Nord ha già fissato per il prossimo martedì 3 giugno il conferimento dell'incarico al perito che eseguirà l'autopsia sulla salma della ragazzina, che è stata recuperata sotto un cumulo di rifiuti. L'esame autoptico dovrebbe tenersi lo stesso giorno.
"Mi ha lasciato senza fiato questa storia. Dico la verità, noi ci abbiamo lavorato tanto. Delle volte ti senti veramente disarmato, non so come dire, perché le leggi le abbiamo fatte. Tra l'altro, sentivo ieri la segretaria Schlein che diceva 'mettiamo da parte le divisioni politiche'. E' uno dei pochi temi su cui non le abbiamo avute", ha detto ad Astana Giorgia Meloni, intervenendo sul tema del disagio giovanile. A questo proposito la premier ha annunciato che "sto scrivendo adesso una lettera alla Commissione bicamerale per l'infanzia per chiedere di nuovo a tutte le forze politiche: lavoriamoci insieme, ragioniamoci insieme, mettiamoci seduti, coinvolgiamo tutte le persone che possono aiutarci a capire cose che magari noi non stiamo capendo".
Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, ha fatto intanto visita questa mattina ad Afragola ai genitori di Martina, ai quali ha espresso le condoglianze del governo e rinnovato l'abbraccio affettuoso della presidente Giorgia Meloni. Lo si legge in una nota di Palazzo Chigi.
"Episodi come quelli accaduti, da ultimo, a pochi chilometri da qui, come il terribile omicidio di Martina, non sono prevedibili mai in assoluto e soprattutto non sono prevedibili per decreto, però si può provare a creare le condizioni per restringere l'area del degrado ed è quello che qui stiamo facendo a Caivano da quasi due anni e che stiamo provando a fare in altre aree di intervento", ha poi commentato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio in visita a Caivano e a proposito dei ripetuti casi di femminicidio.
Mantovano ha poi fatto notare come, in alcune realtà, diversi elementi siano strettamente correlati. "Quando una ragazza di 14 anni viene uccisa in un luogo come quello in cui è stata uccisa - ragiona -, è difficile dire se prevalga più la categoria femminicidio o la categoria degrado. Ci sono tutte e due e quindi, trattandosi di una vicenda complessa, va trattata non su una sola direttrice, ma in modo complesso".
Mantovano ha ricordato infine che il governo ha promosso un disegno di legge che "prevede l'introduzione di un reato specifico, da una richiesta che veniva da tante associazioni. Il ministro dell'Istruzione, già da settembre dello scorso anno, ha introdotto nuove linee di educazione civica con riferimento particolare alle dirette relazioni uomo-donna e al rispetto della donna e ci sono delle ore all'interno del calendario scolastico settimanalmente dedicate a questo. Ci sono attività di formazione dei docenti, specificatamente indirizzate a questo. Si può fare di più e meglio, è ovvio, però tutte queste iniziative sono già state messe in campo".