
Pellos: "La città ha fatto bella figura, dimostrando di essere in grado di reggere ogni tipo di evento"
“Il bilancio è positivo, tutto è andato bene, e quello che avevamo detto e pensato alla vigilia è successo: chi voleva protestare entro le regole l’ha potuto fare, gli ospiti hanno fatto quello che dovevano fare senza alcuna preoccupazione, ma soprattutto la città non è stata blindata e i cittadini e anche gli altri turisti hanno potuto viverla serenamente. Abbiamo garantito i diritti di tutti, favorevoli e contrari”. Lo dice all’Adnkronos il prefetto di Venezia Darco Pellos, all’indomani di una settimana che ha visto Venezia al centro delle cronache internazionali per il matrimonio di Jeff Bezos.
“L’unica cosa che non era autorizzata, perché l’area marciana è vietata sempre e a tutti e quindi, anche se richiesta, non sarebbe nemmeno stata concessa – spiega il prefetto – è stata la manifestazione in Piazza San Marco (quella degli attivisti di Extinction Rebellion, ndr.), dove però le forze dell’ordine sono intervenute prontamente ma senza esercitare alcun uso della forza”. Il prefetto definisce “adeguato, dato anche il tenore di alcuni ospiti”, il dispositivo di forze dell’ordine schierato venerdì tutt’attorno all’Isola di San Giorgio, dove si teneva la cerimonia dello scambio degli anelli. “La città ha fatto una bella figura, dimostrando ancora una volta di essere in grado di reggere ogni tipo di evento. E di certo 200 ospiti in più, per quanto vip possano essere, non mettono in crisi una città abituata a gestire l'arrivo anche di 100mila persone in più al giorno”.
“Peraltro, va anche detto che il nostro lavoro emerge solo quando qualcosa non funziona a dovere. E in questi giorni sarebbe bastato anche il lancio di un solo pomodoro. Che però non c'è stato”, conclude con una battuta il prefetto Pellos.