Le paratie alte e il timore di nuovi cedimenti hanno trasformato una delle vie più antiche della città
Da quasi venti giorni c'è un intero quartiere sospeso nel centro di Roma. Attorno alla Torre dei Conti, il monumento medievale che lo scorso 3 novembre ha subito un crollo parziale, lasciando a terra blocchi di storia, è quasi tutto immobile. Le paratie alte e il timore di nuovi cedimenti hanno trasformato una delle vie più antiche della città. Questa mattina, per la prima volta dopo giorni, ai residenti dell'unico palazzo sfollato in via Torre de Conti è stato concesso di rientrare nelle abitazioni per recuperare ulteriori effetti personali, scortati dai vigili del fuoco. Un passaggio rapido, necessario perché da lunedì inizieranno i lavori di messa in sicurezza della Torre. E quando il cantiere sarà attivo, accedere di nuovo agli appartamenti potrebbe diventare ancora più complicato.
"Spero che si ripristini questa situazione gravosa per tutti. Spero che questo sveglierà un po’ chi di dovere, per tutelare questa zona, che è stata un po’ abbandonata", racconta all'Adnkronos Marilina, che ha trasformato il suo appartamento al primo piano in un b&b. "Mio padre è venuto a vivere qui nel 1997 e dopo due anni era stata messa un’impalcatura di sostegno. Poi dal 2007 è rimasta abbandonata per tantissimo tempo", ricorda la donna.
Dall’altra parte della strada, chi lavora nella ristorazione, vede ogni giorno la zona svuotarsi. Lorenzo, dipendente di Angelino ai Fori, spiega all'Adnkronos che dopo il crollo il lavoro è diminuito parecchio, circa del 30% rispetto allo scorso anno. Le paratie che coprono la visuale hanno inghiottito la vita del quartiere: "Sia noi che gli altri locali siamo un po’ scomparsi, non ci vediamo più. Le persone non sono invogliate a fermarsi: si siedono, si girano e vedono solo il grigio, dove una volta c'erano i Fori Imperiali". Per Lorenzo, e tutti i dipendenti, l’inizio del cantiere porta timori ma anche fiducia: "Siamo contenti che i lavori inizino lunedì. Se mettono in sicurezza la Torre, mettono in sicurezza anche noi. Con il Comune ci siamo parlati, non ci hanno lasciati soli. Ma sappiamo che con il rumore dei lavori perderemo altri clienti. La direzione ha deciso di tenerci tutti per ora, però siamo preoccupati se la situazione dovesse durare troppo".