Non solo un romanzo, ma anche una riflessione sulla necessità di colmare il vuoto che c'è dentro di noi
Unione e separazione: questo il senso della 'Mescolanza', il romanzo appena pubblicato di Anton Zimmerman. È la storia di un incontro casuale fra due persone, che sfocia in una relazione densa di attese ed emozioni, inframezzate da riflessioni sullo stare insieme, sul tempo, sul vuoto che esiste in ciascuno di noi, sul desiderio di riempirlo e sulla difficoltà di riuscirvi, di dare risposte alle aspettative che riponiamo nell'altro.
Un racconto originale su ciò che davvero ci unisce, sul senso dello stare insieme, sui limiti della conoscenza, sulla difficoltà di dialogo, sull’impossibilità di comunicare i sentimenti. Filo conduttore e lente attraverso la quale leggere questa storia è il pensiero di Empedocle sulla mescolanza e sulla separazione, dove la prima è il luogo dell’incontro in cui non può esserci spazio per la coscienza, mentre la seconda costituisce il momento della comprensione dei limiti reciproci.
Il racconto - disponibile su Amazon - è quello di un incontro, da cui nasce un’unione che all’inizio è impossibile cogliere in tutta la sua portata. Presto, tuttavia, appaiono le prime, differenti aspettative, riconducibili al senso opposto che della vita hanno i due protagonisti. Le rispettive e diverse posizioni si fanno strada nel rapporto fino alla separazione finale.