
In ambito di cybersicurezza nazionale e reati informatici è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 5 maggio il Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che disciplina i contratti relativi a beni e servizi informatici impiegati in contesti che riguardano la tutela di interessi nazionali strategici e la sicurezza nazionale. Il DPCM, in particolare, mette in atto quanto previsto dall’art.14 della Legge 28 giugno 2024, n.90, individuando per specifiche categorie tecnologiche di beni e servizi informatici gli elementi essenziali di sicurezza informatica che alcuni soggetti specifici devono considerare nelle attività di approvvigionamento di tali beni e servizi. La disciplina, tra l’altro, indica che nei contratti pubblici vadano rispettati determinati requisiti per tutelare la sicurezza nazionale e prevede criteri di premialità per le proposte o per le offerte relative a beni e servizi informatici con tecnologie italiane, di Paesi dell’UE, della NATO e di Paesi terzi tra quelli indicati nel Decreto che hanno accordi di collaborazione con l’UE o con la NATO in materia di cybersicurezza, protezione delle informazioni classificate, ricerca e innovazione. Il testo del DPCM contiene la classificazione delle categorie tecnologiche e i requisiti di beni e servizi informatici per i quali sono necessari elementi essenziali di sicurezza cyber, tra questi, ricordiamo: sistemi di videosorveglianza per controllo accessi e sicurezza fisica, scanner per controllo merci e bagagli, software di controllo droni, sistemi e servizi di backup, servizi cloud.
Link: Testo del DPCM