
L'Ops del Monte dei Paschi su Mediobanca potrebbe prendere il via nella prima metà di luglio
L'Ops del Monte dei Paschi su Mediobanca potrebbe prendere il via nella prima metà di luglio. Lo apprende Adnkronos da fonti a conoscenza del dossier. L'obiettivo, a quanto si apprende, è concludere quindi nella prima parte di agosto: ben prima, fanno notare le fonti, del 25 settembre giorno in cui è stata convocata la nuova assemblea di Piazzetta Cuccia che dovrebbe esprimersi sull'ops su Banca Generali. A riprova - come sottolineato dalla nostra Agenzia di stampa nell'immediatezza della decisione di Piazzetta Cuccia -che il rinvio dell'assemblea avrebbe allungato e complicato la 'scommessa' su Banca Generali, legandolo di fatto all'esito dell'operazione di Mps su Mediobanca: simul stabunt, simul cadent.
Sulla questione, fanno notare diverse fonti, potrebbe pesare anche la gestione della cessione del 15% di Monte dei Paschi di Siena (Mps), avvenuta nel novembre 2024, da parte del governo italiano. Al centro dell'attenzione della Commissione Europea - secondo quanto riporta il Financial Times - "vi sarebbe l'esclusione di importanti investitori internazionali dalla procedura di gara, circostanza che potrebbe sollevare interrogativi in merito alla trasparenza e all'equità del processo". Tesi respinta al mittente da Banca Akros che è stata responsabile del collocamento, svolto - afferma l'istituto - "in modo corretto e trasparente, nel rispetto delle norme e delle prassi che regolano tali operazioni: tutti gli ordini sono stati raccolti, registrati ed elaborati allo stesso modo e nessun ordine di acquisto correttamente presentato è stato ignorato. Ciò - questa la tesi di Banca Akros - "vale per tutte le centinaia di investitori istituzionali che sono stati invitati e hanno partecipato; nessun grande investitore è stato escluso dal processo di offerta, come riportato nell'articolo, compresi Unicredit e BlackRock"
Nel frattempo, rimanendo alla cronaca battente, oggi la Bce ha dato il via all'Ops della banca di Siena. Intanto il risiko non è silente - da ogni punto di vista - neanche sotto altri fronti. Ieri è ripartita l'Ops (offerta pubblica di scambio) lanciata da Unicredit su Banco Bpm, con scadenza fissata al 23 luglio. Fonti ben informate invitano alla cautela e sottolineano all'Adnkronos che "il vero snodo cruciale - salvo interventi Ue o ripensamenti governativi - sarà il 9 luglio, quando il Tar si pronuncerà sulla legittimità dei vincoli imposti dall'esecutivo con il golden power". L'Ad Orcel è stato chiaro, la politica è niente fusioni forzate: "E se non si riuscirà a risolvere, come sembra probabile, ci ritireremo". Nel frattempo venerdì prossimo, 27 giugno, si conclude l'Ops lanciata da Banca Ifis su illimity. Sempre a luglio, l'11, è prevista la conclusione dell'offerta pubblica di scambio lanciata da Bper su Pop.Sondrio. Luglio infuocato per le banche. (di Andrea Persili)