Lovaglio (Mps): "Mediobanca? Offerta giusta, puntiamo almeno al 67% del capitale"

L'ad di Banca Monte dei Paschi di Siena, Luigi Lovaglio, così intervistato da Class Cnbc.

 - Ipa/Fotogramma
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24 luglio 2025 | 15.14
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L'offerta di Banca Monte dei Paschi di Siena su Mediobanca è giusta, in ballo c'è il 67% del capitale dell'istituto di Piazza Meda. Ne è certo l'amministratore delegato di Mps Luigi Lovaglio. L'ad raddoppia: "Era così quando siamo partiti e lo è ancora adesso". Lo capiscono anche gli azionisti di entrambi gli istituti, a cui è molto chiaro il valore che verrà creato nel caso in cui l'operazione andasse a buon fine. Infatti, i feedback ricevuti da Lovaglio sull'ops sono chiari: "Sono assolutamente positivi. È un'operazione che si caratterizza per innovazione, capacità di creare valore e nello stesso tempo porta vantaggi per tutti gli stakeholders, quindi clienti dipendenti, azionisti".

L'obiettivo è "raggiungere almeno il 67% del capitale" di Mediobanca e Lovaglio è sicuro di riuscirci. Certo, la soglia minima che consentirebbe al Monte di "avere un controllo di fatto della società" è fissata al 35%, ma sotto il 50% restano comunque "opportunità di sinergie" anche se ciò che verrà a mancare "il beneficio delle Dta, che si ha solo con un un consolidato fiscale al 50+". È "chiaro" che nell'ipotesi in cui Mps superi il 67% "avremo tutte le sinergie e tutti i benefici" e, al momento, "pensiamo di essere ampiamente sopra". Tutto ciò che Mediobanca può realizzare "insieme potremmo farlo meglio" dice l'ad. "È una cosa ovvia - ribadisce - e credo che questo sia il messaggio più importante che vogliamo trasmettere agli azionisti, ai dipendenti e clienti" della banca guidata da Alberto Nagel. La volontà di Mps è realizzare "un progetto estremamente innovativo", per questo motivo "perseguiamo la strada di un consolidamento che è necessario perché la dimensione è estremamente importante per competere".

Il percorso intrapreso dal Monte vuole creare un modello di business "che sarà diversificato, forte, con un'alta qualità di ricavi, capace di remunerare gli azionisti e creare valore per tutti gli stakeholders, sistema Italia compreso". Il termine è ultimo è la creazione di una terza forza competitiva all'interno del sistema bancario italiano: "Riteniamo che, dalla posizione che andremo a raggiungere, avremo una posizione privilegiata nel capire anche come partecipare a eventuali futuri assetti".

Se l'ops alla scadenza della data, il prossimo 8 settembre, andasse a buon fine, la posizione raggiunta da Mps "sarà meritata e avremo un capitale molto importante in eccesso" perché "frutto del grande lavoro che hanno fatto i nostri colleghi, dalla fiducia che è stata data ai nostri clienti. È già un ottimo punto di partenza". Capitale che potrà essere utilizzato in due modi: "Attraverso un progetto industriale, e quindi valutare quello che in quel momento è la migliore opzione per ottimizzarlo, o per ulteriormente remunerare gli azionisti".

"Valuteremo al momento opportuno" ha concluso il ceo.

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