
Contratti firmati, investimenti avviati e 18 Regioni coinvolte: il primo bilancio
A un mese dall’apertura dell’Expo 2025 di Osaka, il Padiglione Italia presenta un bilancio fitto di attività e risultati tangibili. Dal 13 aprile al 13 maggio, sono stati organizzati oltre 80 eventi istituzionali e culturali, con la partecipazione attiva di più di 120 aziende italiane e giapponesi. L’obiettivo: promuovere il Made in Italy in chiave contemporanea, valorizzando territori, innovazione e sinergie industriali.
Uno degli elementi più rilevanti riguarda la partecipazione delle amministrazioni locali: 18 Regioni italiane su 20 hanno aderito al progetto del Padiglione Italia, un livello di coinvolgimento mai registrato nelle precedenti edizioni universali. Ogni settimana, una Regione è stata protagonista di un evento dedicato agli investimenti esteri, grazie alla collaborazione tra Mimit, Invitalia e la Conferenza delle Regioni. Tra i momenti più significativi, l’evento “Selecting Italy” organizzato con la Regione Friuli Venezia Giulia.
Sul piano economico, il Padiglione ha fatto da piattaforma per oltre 30 incontri B2B tra aziende italiane e giapponesi. Tra i risultati:
Il Gruppo Danieli ha firmato contratti per oltre 40 milioni di euro;
L’azienda giapponese Ebara ha annunciato un investimento da 6 milioni di euro per l’espansione di uno stabilimento a Gambellara (VI);
La società agroalimentare Kagome, leader giapponese del settore, ha confermato la centralità della sua produzione di verdure in Calabria per il mercato giapponese;
Sempre in Calabria, la multinazionale NTT Data ha raccontato la propria esperienza di investimento nel settore IT, contribuendo a rafforzare l’immagine della regione come destinazione per l’innovazione.
Il Padiglione Italia ha dedicato grande attenzione anche al patrimonio culturale. Il pubblico giapponese ha potuto ammirare opere storiche come l’Atlante Farnese, il ritratto di Itō Mancio del Tintoretto e il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci, accanto a creazioni contemporanee di artisti come Mimmo Paladino, Jago, Francesca Leone, Giulio Cinti, Oriana Persico e Matteo Ceccarini.
Secondo un sondaggio del quotidiano economico Nikkei Shimbun, il Padiglione Italia è stato il più menzionato e desiderato sui social nel primo mese di apertura dell’Expo.
Il Padiglione si è distinto anche per la sua offerta scientifica e tecnologica. In collaborazione con università e centri di ricerca, sono stati presentati progetti nei settori delle scienze della vita, spazio, comunicazioni ed energia. Il pubblico ha potuto interagire con questi contenuti grazie a laboratori prenotabili tramite app, pensati per avvicinare i visitatori asiatici al know-how tecnico e scientifico italiano.
Anche le filiere dell’aerospazio e dell’underwater hanno trovato spazio nel padiglione, con installazioni curate dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
La presenza italiana a Osaka si fonda su una fitta rete istituzionale: accanto al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, partecipano anche il Ministero della Cultura, dell’Università e della Ricerca, dell’Agricoltura, dell’Istruzione e del Merito, il Dipartimento del Mare e la stessa Presidenza del Consiglio dei Ministri.