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Iran, Mousavian (Princeton): "Negoziato fallirà se Usa ascoltano Netanyahu"

"Ma accordo possibile se Stati Uniti accettano Tnp come base"

Iran, Mousavian (Princeton):
05 maggio 2025 | 12.51
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Un accordo tra Iran e Stati Uniti è possibile se Washington dovesse accettare di negoziare sulla base del Trattato di non proliferazione nucleare (Tnp), mentre se dovesse dare seguito alle richieste del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, allora il negoziato "fallirà". Lo afferma in un'intervista all'Adnkronos Seyed Hossein Mousavian, già portavoce dell'Iran nei negoziati sul nucleare con la comunità internazionale (2003-2005) e attualmente visiting professor all'Università di Princeton, dove si occupa di sicurezza e politica nucleare in Medio Oriente nell'ambito del Programma per la scienza e la sicurezza globale.

"L'Iran è sempre stato pronto a negoziare sulla questione nucleare. Di fatto, i negoziati sul nucleare sono proseguiti senza sosta dalla rivoluzione del 1979 e non si sono mai interrotti", premette Mousavian, che in passato ha ricoperto diversi incarichi nell'amministrazione iraniana, tra i quali quello di ambasciatore in Germania e capo della commissione Affari Esteri del Consiglio di sicurezza nazionale durante la presidenza Khatami.

Dopo il rinvio - per motivi "logistici", ha spiegato l'Oman, Paese mediatore - del quarto round di colloqui tra Teheran e Washington previsto a Roma lo scorso settimana, "c'è la possibilità di un accordo nei negoziati in corso tra Iran e Stati Uniti" se questi ultimi "accettano il Tnp come base per l'accordo", sostiene l'esperto.

"In tal caso, sulla base del Tnp, l'Iran accetterà tutti gli impegni necessari in materia di verifica e trasparenza nucleare, e gli Stati Uniti a loro volta riconosceranno i diritti nucleari dell'Iran prevista dal Trattato, che includono l'arricchimento pacifico, come già accade per Paesi come Giappone, Argentina, Brasile, Germania e Paesi Bassi", spiega Mousavian, che cita però un'ulteriore incognita sulla strada verso l'accordo. Ovvero che il presidente Donald Trump riesca a "resistere alle pressioni dei falchi statunitensi guidati da Netanyahu".

L'obiettivo dei "guerrafondai americani" è quella del "cambio di regime" tramite un "attacco militare all'Iran, la stessa politica che ha trascinato gli Stati Uniti in guerre devastanti come le invasioni di Afghanistan e Iraq", conclude l'accademico di Princeton, secondo cui "se gli Stati Uniti capitolano alle richieste di Netanyahu, i negoziati falliranno, perché Netanyahu, negando all'Iran il diritto legittimo all'arricchimento, cerca di trascinare gli Stati Uniti nella trappola di una guerra".

Secondo il sito di Axios, intanto, i negoziatori statunitensi e iraniani dovrebbero incontrarsi nei prossimi giorni per il quarto round di colloqui sul nucleare.

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