Ucraina, il Cremlino attacca: "Reazione Occidente a test nucleari di Putin è isteria"

Battaglia per Pokrovsk, l'annuncio di Mosca: "Decine di soldati di Kiev si sono arresi". Droni sulla Russia, un morto a Volgograd

Vladimir Putin - Afp
Vladimir Putin - Afp
06 novembre 2025 | 09.36
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La reazione dell'Occidente all'annuncio dei test nucleari di Vladimir Putin è solo isteria anti-russa. A puntare il dito è il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, secondo il quale "tutto ciò è in linea con l'isteria militarista anti-russa che sta attualmente imperversando nei paesi dell'Europa occidentale", ha detto aggiungendo che la stampa occidentale non esita a distorcere il significato delle parole di Putin.

"Nonostante tutti i chiarimenti, nonostante le chiare parole del presidente, questa è la continuazione della reazione piuttosto emotiva, eccessivamente emotiva dei media occidentali", ha osservato il portavoce di Putin.

Ieri, il presidente russo Vladimir Putin ha presieduto una riunione del Consiglio di Sicurezza russo. Il ministro della Difesa Andrei Belousov ha dichiarato durante la riunione di ritenere opportuno avviare i preparativi per i test nucleari presso il sito di Novaya Zemlya. Putin ha incaricato il Consiglio di Sicurezza di raccogliere ulteriori informazioni, condurre un'analisi e presentare proposte coordinate sul possibile avvio dei test. Secondo Peskov, Mosca spera che la questione dei test nucleari non influisca sulle relazioni tra Russia e Stati Uniti.

Battaglia per Pokrovsk, Mosca: "Decine di soldati di Kiev si sono arresi"

Intanto decine di soldati ucraini impegnati a combattere contro le truppe russe nella città di Pokrovsk, nell'Ucraina orientale, si sarebbero arresi dopo essersi trovati completamente circondati e isolati nel mezzo dei combattimenti: ad affermarlo, in un comunicato, è il ministero della Difesa di Mosca.

"I soldati ucraini si sono arresi volontariamente alle forze russe perché abbandonati dai loro comandanti e perché non potevano più resistere agli attacchi dei droni e al fuoco dell'artiglieria", sostiene la stessa fonte, secondo la quale i soldati, ora prigionieri di guerra dell'esercito russo, "hanno affermato che il numero di feriti aumenta di giorno in giorno e che non sono in grado di ricevere cure mediche". Secondo quanto riporta il comunicato, uno dei soldati avrebbe parlato di circa 300 militari intrappolati.

Ieri l'Ucraina aveva intanto annunciato un successo parziale nella città da mesi fulcro della guerra con la Russia. I militari del reggimento ucraino di assalto 'Skelia', spiegava Kiev, hanno "liberato il palazzo del consiglio comunale dagli invasori russi ed hanno issato la bandiera ucraina".

I militari di Kiev affermavano che "le truppe di assalto hanno riportato la bandiera ucraina nell'edificio del consiglio comunale di Pokrovsk". L'operazione rappresenta un successo più a livello di immagine che sostanziale. Il quadro nell'area della città - snodo logistico fondamentale per il controllo di ferrovie, arterie stradali e vie di rifornimento - rimane critico per i soldati ucraini.

Droni sulla Russia, un morto a Volgograd

E' intanto di un morto il bilancio di un attacco con droni compiuto nella regione di Volgograd, nella Russia meridionale. A darne notizia è stato il governatore regionale, Andrey Bocharov, precisando che gli attacchi hanno colpito un edificio residenziale di 24 piani.

"I balconi sono stati danneggiati e le finestre delle case vicine sono andate in frantumi. Un civile di 48 anni è stato colpito dalle schegge ed è rimasto ucciso", ha dichiarato, precisando che "la caduta di detriti ha causato un incendio in un'area industriale nel distretto di Krasnoarmeysky". Volgograd, situata a circa 400 chilometri dal confine russo-ucraino, è un polo industriale che ospita impianti di raffinazione del gas e del petrolio. L'Ucraina ha recentemente intensificato gli attacchi con droni e missili sul territorio russo, prendendo di mira le aree industriali.

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