'Gold Obsession', il nuovo manifesto glam di Roberto Cavalli

Per la primavera-estate 2026 Fausto Puglisi dedica la collezione all'oro, in tutte le sue sfaccettature e mette da parte le stampe. In passerella le supertop Karen Elson e Mariacarla Boscono

Due look della sfilata Roberto Cavalli spring-summer 2026
Due look della sfilata Roberto Cavalli spring-summer 2026
25 settembre 2025 | 22.42
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Parafrasando i Sisters of Mercy, che con 'Temple of Love' fanno vibrare la passerella, la primavera/estate 2026 di Roberto Cavalli firmata Fausto Puglisi è davvero un 'tempio dell’amore': per l’oro, per l’opulenza, per una femminilità che non teme di emergere prepotentemente. È una collezione che non cerca compromessi ma sceglie la strada più sfacciata e seducente: quella del lusso sfrenato. “Volevo assolutamente enfatizzare ed esplorare l'oro in tutte le sue sfumature e celebrare texture diverse, passando dai froissé ai plissé che rievocano muse per me assolute come Elizabeth Taylor in 'Cleopatra' e Jane Birkin, - spiega il direttore creativo, Fausto Puglisi -. Per questo ho pensato a silhouette che fossero estremamente fluide e leggere ma assolutamente moderne".

Dal primo passo, aperto da una magnetica Karen Elson e poi dall’amica di sempre e musa dello stilista, Mariacarla Boscono, la collezione è una sinfonia d'oro. I riflettori lungo la passerella circolare, una lingua dorata, illuminano un mosaico di froissé, plissé, devoré e pizzi d’oro che disegnano una silhouette potentissima. È un’ode al corpo femminile, alla sua libertà e alla sua capacità di trasformarsi, esattamente come il serpente, icona assoluta di Cavalli, che questa stagione si avvolge intorno ai tacchi, alle borse e persino ai flaconi di profumo che penzolano dalle mani delle modelle o sono richiamati nei ciondoli portati al collo, piccole boccette di essenza. E’ Serpentine, la nuova fragranza di Roberto Cavalli che il creativo ama moltissimo “perché - osserva - è un profumo gioiello incastonato in una bottiglia bianco latte che rievoca il Dna di Roberto Cavalli” e il cui serpente che decora la bottiglia diventa un bracciale gioiello, prolungando così l’idea di lusso da indossare.

’Gold Obsession’, la chiama Puglisi. E lo è fino all’ultimo dettaglio. Per la prima volta il designer ha messo da parte le stampe, storicamente heritage del marchio, per concentrarsi su texture e superfici che esaltano l’oro in ogni sua declinazione: laminato, satinato, lucido, martellato. Persino il denim, da sempre protagonista del daywear Cavalli, si trasforma in un manifesto glam: vita bassa, silhouette bell-bottom, lavaggi stone-wash che scintillano di riflessi dorati e abrasioni studiate come se fossero gioielli. C’è Cleopatra (quella di Elizabeth Taylor) nelle tuniche regali, c’è la socialite Nan Kempner nell’eleganza nonchalant dei blazer maschili oversize, e c’è Jane Birkin che cammina scalza per Saint-Tropez nella leggerezza dei plissé trompe-l’œil che ondeggiano come se fossero mossi dal vento del Mediterraneo. La colonna sonora - un mix di Dead Can Dance, Acid Arab e l’inconfondibile voce di Andrew Eldritch - trasforma la passerella in un club immaginario, dove sacro e profano, Oriente e Occidente, couture e streetwear si fondono in un'unica seducente visione. (di Federica Mochi)

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