Pier Silvio Berlusconi: "Su governo giudizio positivo, Meloni miglior premier in Europa"

L'ad di Mfe-MediaforEurope: "Forza Italia? Gratitudine vera per Tajani e la squadra, ma guardando al futuro servono facce e idee nuove"

Pier Silvio Berlusconi - Fotogramma /Ipa
Pier Silvio Berlusconi - Fotogramma /Ipa
11 dicembre 2025 | 12.38
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"Io penso che il governo, in una situazione super complicata, stia facendo bene: tutti gli indicatori economici rimangono positivi in una situazione macroeconomica europea e mondiale complicatissima. Quindi il mio giudizio è positivo. E poi, guardiamoci intorno: secondo me abbiamo il miglior primo ministro in circolazione in Europa". Lo ha detto l'amministratore delegato di Mfe-MediaforEurope, Pier Silvio Berlusconi, parlando del governo Meloni durante il tradizionale incontro di Natale con la stampa, che si è tenuto ieri sera negli studi di Cologno Monzese. Secondo Berlusconi, il governo sta facendo bene "anche sulla Manovra".

L'ipotesi di darsi alla politica in prima persona, invece, "non è un tema che oggi esiste". In questo momento, "t utte le mie energie sono dedicate a Mfe, alla nostra Europa e, quelle che rimangono, alla mia famiglia che è il centro della mia vita". Poi a chi, con un filo di ironia, gli faceva notare che nel 2027 avrà la stessa età che aveva suo padre Silvio quando decise la 'discesa in campo', ha risposto: "Questo lo avevo già detto io". In ogni caso, "oggi la scienza porta la vita ad allungarsi, dunque c'è tempo". E ha aggiunto: "So che apro una parentesi sul fatto che io e Marina (sua sorella maggiore, ndr) ci appassioniamo ai destini di Forza Italia; ma siamo onesti: è naturale. Tra i lasciti di mio padre, uno dei più grandi, se non il più grande, è proprio Forza Italia. E noi siamo due persone che lavorano, appassionate e impegnate nel proprio ruolo e nel proprio lavoro. Chi fa l’imprenditore non può essere distante dalla politica".

E sul segretario di Forza Italia, Antonio Tajani, ha assicurato: "Io ho una gratitudine vera per lui e per tutta la squadra che gli sta intorno: hanno tenuto in piedi il partito dopo la scomparsa di Silvio Berlusconi, cosa tutt’altro che facile". Tuttavia, ha concluso, "ritengo che, guardando al futuro, siano inevitabilmente necessarie facce nuove, idee nuove e un programma rinnovato. Attenzione: questo non mette in discussione i valori fondanti di Forza Italia, che sono i valori del pensiero e dell’agire politico di Silvio Berlusconi, ma sono valori che vanno adattati a quella che è la realtà di oggi, cioè al 2025".

I risultati del 2025

"Il 2025 per Mfe è stato un anno straordinario, dopo un 2024 che già era stato eccezionale. Oggi non siamo più quello che eravamo prima, oggi siamo un'altra cosa. Siamo riusciti, con sette anni di lavoro, di determinazione e di coraggio a dare al nostro gruppo una nuova dimensione", ha sottolineato Berlusconi aggiungendo: "Oggi siamo davvero una multinazionale, l'unica multinazionale italiana del settore media. E questo è un dato importante". L'ad di Mfe ha quindi spiegato le strategie seguite dal Gruppo per raggiungere questo risultato: "Abbiamo lavorato su tre linee strategiche molto semplici e molto dritte da alcuni anni". Cosa che, ha aggiunto, "è un segno di coerenza". Le tre linee sono: "il prodotto, lo sviluppo di un sistema cross-mediale e la crescita internazionale".

Per quanto riguarda il prodotto, nel periodo 2019-2025, "i risultati su tutto il pubblico italiano nelle 24 ore, aggiornati al 6 dicembre, vedono una share salita al 37,5%, contro il 35,8% della Rai. Siamo -rimarca- il primo editore e, per il terzo anno consecutivo, abbiamo superato la concorrenza del servizio pubblico. Anche se - ha puntualizzato - la cosa poco ci interessa perché la gara la facciamo con noi stessi soprattutto a livello di contratti pubblicitari. Ed è bello vedere questa tendenza. Cresciamo in controtendenza rispetto alla maggior parte degli altri broadcaster, frutto di un lavoro profondo, oltre che il segnale che ad oggi siamo l'editore televisivo più moderno, con un'offerta che resiste più degli altri editori".

In ogni caso "sul risultato finale del 2025 restiamo positivi: non mettiamo in discussione di fare un utile più alto dell’anno scorso e di avere una distribuzione dividendi simile a quella dello scorso anno", ha detto ancora Berlusconi aggiungendo: "Sul quarto trimestre non siamo in condizioni di fare previsioni perché il momento economico, e quindi del mercato della pubblicità in Italia, in Spagna e in Germania è complicato. Non è, da un punto di vista di mercato tv, un bel quadrimestre. Tutti e tre i Paesi vedono un deciso calo, la Spagna ha toccato -10%, in Germania siamo intorno a -8%, in Italia è un meno molto più piccolo, intorno al 2%.

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