Inchiesta Milano, vertice di due ore tra Beppe Sala e il Pd lombardo: "Incontro costruttivo"

Domani il Consiglio comunale in cui il sindaco dovrà riferire della sua posizione dopo l'inchiesta giudiziaria che ha travolto la giunta

Beppe Sala  - Ipa
Beppe Sala - Ipa
20 luglio 2025 | 20.25
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E' durato circa due ore oggi, domenica 20 luglio, l'incontro tra il sindaco di Milano Beppe Sala, indagato nell'inchiesta sulla gestione dell'urbanistica milanese, e i vertici del Pd del capoluogo lombardo rappresentati dalla segretaria regionale Silvia Roggiani, il segretario metropolitano Alessandro Capelli e il capogruppo a Palazzo Marino Beatrice Uguccioni.

Sul tavolo del confronto la linea da tenere in vista del Consiglio Comunale convocato a Palazzo Marino per domani, lunedì 21 luglio, alle 16.30 in cui il sindaco dovrà riferire sulla sua posizione dopo l'inchiesta giudiziaria che sta scuotendo la giunta. Tra le ipotesi che Sala potrebbe prendere in considerazione in queste ore c'è anche la scelta di un suo passo indietro.

Il Pd fin dall'inizio ha fatto quadrato attorno al primo cittadino confermandogli piena fiducia e dicendosi certo "dell’integrità personale e dell’onestà amministrativa di Sala". E oggi al termine del vertice il Partito democratico ha parlato di "un incontro costruttivo".

"Come delegazione abbiamo ribadito al sindaco l'appoggio e il sostegno del partito democratico", ha sottolineato il segretario del Pd milanese Alessandro Capelli, al termine dell'incontro con Sala. "Abbiamo espresso le nostre priorità, confermando al sindaco la necessità di segnali di cambiamento per rispondere ai nuovi bisogni della città -dice Capelli- . Può essere un'occasione per ripartire, investendo sul confronto serrato con la città da parte di tutto il centrosinistra, dando priorità alle sfide più pressanti che hanno investito Milano: diritto all'abitare, direzione dello sviluppo urbanistico, accessibilità, equità e città pubblica".

Le accuse al sindaco

Il sindaco è indagato per le ipotesi di 'false dichiarazioni su qualità personali proprie o di altre persone' per la riconferma di Giuseppe Marinoni alla presidenza della commissione paesaggio e 'concorso in induzione indebita a dare o promettere utilità' nell’ambito del progetto sul ‘Pirellino’ di Catella e dell’architetto Stefano Boeri.

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