Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha proposto alla famiglia l'organizzazione di una cerimonia ufficiale, ma i familiari non hanno dato seguito all'iniziativa
La morte di Brigitte Bardot, icona del cinema francese scomparsa domenica 28 dicembre all'età di 91 anni, ha riacceso in Francia il dibattito sull'opportunità di un omaggio nazionale alla celebre attrice. Il presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, ha proposto alla famiglia l'organizzazione di una cerimonia ufficiale, ma i familiari non hanno dato seguito all'iniziativa. Lo ha riferito all'Afp una fonte vicina a Macron. "C’è stato uno scambio con la famiglia, con la proposta di organizzare un omaggio, senza che la famiglia abbia dato seguito", ha spiegato la fonte dell'Eliseo, ricordando che si tratta di un "uso repubblicano" e che gli omaggi ufficiali sono "sempre decisi di comune accordo con i familiari del defunto".
A rilanciare la richiesta di un tributo nazionale è stato Éric Ciotti, leader del partito Udr, che ha promosso una petizione per onorare quella che ha definito "la Marianne della Francia", in riferimento al simbolo repubblicano di cui Bardot fu volto negli anni Sessanta. L'iniziativa ha raccolto oltre 23 mila firme, con il sostegno di esponenti della destra e dell'estrema destra. Ciotti ha sollecitato direttamente Emmanuel Macron, sottolineando il contributo dell'attrice alla notorietà internazionale della Francia e il suo impegno a favore delle libertà individuali.
La proposta ha suscitato forti critiche a sinistra. Il segretario del Partito socialista, Olivier Faure, pur definendo Bardot "un'attrice iconica", ha ricordato che gli omaggi nazionali sono riservati a chi ha reso "servizi eccezionali alla Nazione", sottolineando come la diva "si sia allontanata dai valori repubblicani". Faure ha inoltre richiamato le cinque condanne subite dall'attrice per incitamento all'odio razziale.
Il presidente Macron, che non parteciperà alle esequie, ha comunque reso omaggio alla figura di Bardot, definendola una "leggenda del secolo" che ha incarnato un ideale di libertà. Il sindaco di Nizza, Christian Estrosi, ha annunciato l'intitolazione di un "luogo simbolico" della città all'attrice. All'interno della sinistra non mancano tuttavia posizioni più sfumate: il deputato socialista Philippe Brun ha ricordato precedenti come l'omaggio nazionale al cantante Johnny Hallyday nel 2017, lasciando la decisione finale al capo dello Stato.
Al funerale di Brigitte Bardot, in programma il 7 gennaio a Saint-Tropez, parteciperà invece Marine Le Pen. Lo ha riferito all'Afp una fonte vicina alla leader del Rassemblement National, che in passato aveva ricevuto il sostegno pubblico dell'attrice. Bardot, sposata da oltre trent'anni con Bernard d'Ormale, ex consigliere di Jean-Marie Le Pen, non aveva mai nascosto la propria simpatia per la destra nazionalista e nel 2012 invitò pubblicamente i sindaci a sostenere la prima candidatura presidenziale di Marine Le Pen. La leader del Rassemblement National ha reagito all'annuncio della morte dell'attrice rendendo omaggio a una "donna eccezionale", "incredibilmente francese: libera, indomita e intransigente".
Amici e persone a lei vicine ricordano tuttavia come Bardot abbia sempre rifuggito cerimonie ufficiali. I funerali si terranno in forma privata nella chiesa di Notre-Dame de l'Assomption di Saint-Tropez; la sepoltura avverrà nel cimitero marino della città. È previsto successivamente un omaggio aperto ai cittadini e agli ammiratori, con la cerimonia trasmessa su maxischermi, ha precisato la Fondazione Brigitte Bardot, impegnata nella tutela degli animali. (di Paolo Martini)