Claudia Cardinale, la "sirena dello schermo" che sfidò il destino e conquistò il cinema

L'attrice tunisina, icona del cinema italiano e internazionale, ha attraversato una carriera straordinaria che ebbe inizio in circostanze traumatiche

Claudia Cardinale - (Ipa)
Claudia Cardinale - (Ipa)
24 settembre 2025 | 13.19
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La morte di Claudia Cardinale, avvenuta martedì 23 settembre 2025, all'età di 87 anni, segna la fine di un'era per il cinema. La sua figura iconica, definita la "sirena dello schermo" degli anni Sessanta, ha esercitato un fascino ineguagliabile a livello globale, grazie a uno sguardo sensuale che l'ha consacrata musa ispiratrice per maestri quali Luchino Visconti e Federico Fellini.

La sua bellezza fiera, unita a una voce roca distintiva, non solo ha catturato l'immaginazione dei più grandi cineasti italiani, ma l'ha vista affiancare le più importanti star dell'epoca, tra cui Burt Lancaster, Alain Delon e Henry Fonda. L'attrice è deceduta a Nemours, nei pressi di Parigi, in presenza dei suoi figli. "Ci lascia l'eredità di una donna libera e ispirata, sia come donna che come artista", ha dichiarato il suo agente Laurent Savry in un comunicato.

Il concorso di bellezza 'a sorpresa'

Nata a La Goulette, vicino Tunisi, il 15 aprile 1938, da genitori di origine siciliana, la vita di Cardinale fu segnata all'età di 16 anni quando, durante la settimana del cinema italiano a Tunisi, vinse un concorso a cui non si era iscritta per la 'Più bella italiana di Tunisia' e ricevette in premio un viaggio per il festival del cinema di Venezia, dove attirò immediatamente l'attenzione. Con riluttanza, abbandonò i suoi piani di diventare un'insegnante. "Tutti i registi e i produttori volevano che facessi film, e io dicevo: 'No, non voglio!'", ricordò. Fu suo padre a persuaderla a "dare una possibilità a questa cosa del cinema"'. "Ero molto giovane, timida, pudica, quasi selvatica. E senza il minimo desiderio di espormi sui set cinematografici".

Dallo stupro al successo

La traiettoria che l'ha condotta a una carriera straordinaria ebbe inizio in circostanze traumatiche. Vittima di uno stupro in adolescenza da parte di un produttore cinematografico, si ritrovò incinta. Di fronte a opzioni limitate per l'epoca, prese la difficile decisione di partorire in segreto a Londra e ad affidare il bambino alla sua famiglia: Patrick sarebbe stato ufficialmente presentato come suo fratello minore fino a quando la verità non fu rivelata sette anni dopo. "L'ho fatto per lui, per Patrick, il bambino che volevo tenere nonostante le circostanze e l'enorme scandalo", confidò al quotidiano francese Le Monde nel 2017. "Fui costretta ad accettare questa bugia per evitare uno scandalo e proteggere la mia carriera", dichiarò.

L'ascesa nel cinema

Da quel momento, non vi fu più ritorno, poiché fu travolta dall'età d'oro del cinema italiano, nonostante non conoscesse "una parola" della lingua, parlando esclusivamente francese, arabo e il dialetto siciliano dei suoi genitori. A 20 anni, "diventai l'eroina di una favola, il simbolo di un paese di cui parlavo a malapena la lingua", scrisse nella sua autobiografia del 2005, 'Le mie stelle'. La sua voce dovette essere doppiata in italiano fino a quando non recitò nel film vincitore dell'Oscar '8½' di Fellini nel 1963, quando il celebre regista insistette affinché utilizzasse la propria voce.

Quell'anno, a 25 anni, Cardinale girò contemporaneamente sia l'epico dramma storico di Visconti, 'Il Gattopardo', sia il successo surrealista di Fellini. "Visconti mi voleva bruna con i capelli lunghi. Fellini mi voleva bionda", affermò. I critici la definirono "l'incarnazione del glamour europeo del dopoguerra", e fu presentata come tale, sia sullo schermo che nella vita privata. "È quasi come se le fosse stata imposta la sensualità", scrisse il britannico The Guardian nel 2013

I successi a Hollywood

Accolta da Hollywood, dove tuttavia rifiutò di stabilirsi, Cardinale ottenne un notevole successo con 'La Pantera Rosa' di Blake Edwards, al fianco di Peter Sellers, e successivamente con 'Circus World' di Henry Hathaway, con Rita Hayworth e John Wayne. "Il miglior complimento che abbia mai ricevuto fu dall'attore David Niven mentre giravamo 'La Pantera Rosa'", ricordò Cardinale. Egli disse: "Claudia, insieme agli spaghetti, sei la più grande invenzione d'Italia".

Rifiutandosi di sottoporsi a chirurgia estetica, continuò a recitare fino agli 80 anni, partecipando anche a 'La Strana Coppia', una versione al femminile dell'opera di Neil Simon, rappresentata al Teatro Augusteo di Napoli.

L'amore per il regista Squitieri e la figlia Claudia

Sebbene oggetto di desiderio per molti, dichiarò che il suo "unico amore" fu il regista napoletano Pasquale Squitieri, padre di sua figlia Claudia, con cui collaborò a una serie di film per quattro decenni, fino alla sua scomparsa nel 2017. La sua prolifica carriera, estesa per decenni, la vide protagonista in 175 film, e sia il festival di Venezia che quello di Berlino le conferirono premi alla carriera. Nel 2017, la sua immagine apparve sul poster ufficiale del festival di Cannes, suscitando polemiche per il ritocco fotografico volto a snellire le sue cosce.

Fervente sostenitrice dei diritti delle donne, fu nominata Ambasciatrice di buona volontà dell'UNESCO nel 2000, in riconoscimento del suo impegno per la causa delle donne e delle ragazze. "Ho avuto molta fortuna. Questo lavoro mi ha dato una moltitudine di vite e la possibilità di mettere la mia fama al servizio di molte cause", dichiarò.

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