Cinque anni dopo 'Quello che già sai', il brano del 2019 diventato noto per la sua versione in Lis, che raccontava una storia d’amore tra due persone sorde e 'Devi stare calma', pubblicato nel 2020 in occasione della Giornata Internazionale della Lentezza, Annamaria Tortora torna sulla scena con 'Lucciole', il nuovo disco di inediti in uscita il 24 gennaio 2026, che verrà presentato a Roma, al Caffè Letterario nel cuore del quartiere Ostiense.
Il progetto, realizzato con il contributo del Bando Nuove Produzioni 2024/2025 di NuovoImaie, arriva dopo cinque anni di silenzio creativo, in cui la cantautrice ha raccolto storie, visioni e una nuova direzione artistica da trasformare in canzoni.
Registrato negli EdrRecords Studios con la produzione artistica e gli arrangiamenti di Edgardo Caputo, 'Lucciole' è composto da sei brani inediti, interamente scritti e musicati da Annamaria Tortora. "Lucciole arriva dopo un lungo silenzio, come quando smetti di credere nell’amore e poi un giorno ti scopri di nuovo capace di 'sentire'. Avevo bisogno di allontanarmi e di ritrovare l’ispirazione per raccontare nuove storie, ma con più amore verso la musica e verso me stessa - confida la cantautrice - Questo disco è una luce piccola ma sincera, che sa unirsi ai suoni di oggi senza perdere la verità delle storie in cui ci si può rispecchiare".
Con 'Lucciole', Tortora e Caputo scelgono una direzione precisa: ritrovare l’anima della canzone d’autore e inserirla in un vestito contemporaneo. Il concept produttivo è definito come 'Modern Vintage': una musica che ricostruisce architetture emotive del passato - parti strumentali, introduzioni, finali sfumati - e le porta nel presente senza nostalgia, ma con un ascolto attento della sensibilità sonora di oggi. Una scelta coerente anche nel formato: il disco sarà disponibile su Cd, supporto che custodisce la fisicità dell’ascolto e dialoga con la musica digitale, e nei migliori digital stores.
“Lucciole” è una ballata intensa e romantica che racconta l’amore nei suoi slanci e nelle sue fragilità. Attraverso immagini luminose - le lucciole al mare, gli occhi che brillano nel buio, ricordi appuntati sul frigo - Annamaria Tortora dà voce al timore di perdere l’altro e al desiderio profondo di essere scelti e custoditi nel cuore. La canzone intreccia nostalgia e speranza, trasformando i momenti condivisi in metafore poetiche: due anime che si cercano, come una sirena e la sua luna sul mare, sospese tra ciò che è stato e ciò che potrebbe ancora essere.