
Il ministro degli esteri: "Al centro dell'incontro la diplomazia sportiva, importante per l'export e per la politica estera. Lo sport è fondamentale per far conoscere il nostro Paese e attrarre turismo"
Si è aperta oggi la seconda edizione del progetto “Sport e Innovazione Made in Italy”, l’iniziativa di diplomazia dello sport che promuove le eccellenze italiane nel mondo. A mettere in piedi il progetto, il partenariato strategico tra Sport e Salute S.p.A. e Ice-Agenzia, in collaborazione con le Federazioni italiane di Atletica Leggera, Nuoto e Tennis e Padel. Proprio per questo, nella Sala dei Trattati, erano presenti due ministri: il vicepresidente del Consiglio e ministro degli Esteri Antonio Tajani e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
Tajani ha sottolineato come il grande periodo di forma dello sport italiano rende tutti fieri, anche perché "lo sport ha una funzione sociale. E' uno strumento di aggregazione anche per allontanare i giovani da alcuni rischi". Lo ha detto soprattutto rivolgendosi anche ai campioni presenti alla Farnesina, "esempi per tanti giovani, con i vostri sacrifici e rinunce. Certamente non si ottengono i vostri risultati senza impegno, siete un esempio per i nostri ragazzi, per i quali rappresentate modelli positivi". Al centro dell'incontro "la diplomazia sportiva, importante per l'export e per la politica estera. Lo sport è fondamentale per far conoscere il nostro Paese e attrarre turismo - ha detto il ministro -. Avere un evento a Napoli come l'America's Cup è una cosa straordinaria".
Al suo fianco il ministro dello Sport e i Giovani Abodi che si è concentrato sull'importanza dell'attività fisica nella vita dei più piccoli e sugli sforzi diplomatici che devono essere raggiunti. "Mi auguro che le prossime saranno celebrazioni sportive in tempi di pace - ha detto Abodi -. Speriamo la diplomazia faccia il suo dovere. Nel 2028 ci saranno anche le olimpiadi giovanili dai 15 ai 18 anni, che consentiranno di promuovere lo sport tra i più piccoli. Non c'è spazio per interessi personali ma solo il bene comune e lo sport sarà un grande alleato". Il ministro ha poi dato un indizio su dove potrebbero svolgersi i prossimi mondiali di atletica, visto che con "il Presidente della Federazione Italiana Atletica Leggera, Stefano Mei, stiamo lavorando a qualcosa che arriverà tra il 2029 e il 2031. La nostra visione è di lungo periodo. Sappiamo tracciare delle traiettorie che, in caso, affideremo a qualcuno che arriverà dopo di noi" ha concluso Abodi.
Insieme ai due ministri, presenti anche il presidente di Sport e Salute, Marco Mezzaroma, il presidente della Federazione Italiana Nuoto, Paolo Barelli, della Federazione Italiana Tennis e Padel, Angelo Binaghi e della Federazione Italiana Atletica Leggera, Stefano Mei. Lo sport Made in Italy però non si esporta soltanto con la diplomazia. A emozionare milioni di tifosi sono infatti gli atleti sul campo. Per questo, erano presenti anche il pluricampione del nuoto Gregorio Paltrinieri, il triplista italiano e campione mondiale indoor a Nanchino 2025, Andy Díaz e l'allenatore della nazionale in Coppa Davis, Filippo Volandri. Tutti i presidenti hanno preso parola commentando il grande stato di salute dello sport italiano, non ignorando però le difficoltà che il sistema affronta da anni. In particolare, Paolo Barelli, presidente Fin, ha richiamato le istituzioni per un aiuto più concreto al sistema.
"Lo sport in Italia non va avanti solo per la tradizione e la storia nelle scuole - ha detto Barelli - nonostante molte università stiano facendo del loro meglio. Sono state le società sportive a sostituire lo Stato. Per questo dobbiamo spingere e supportare il sistema paese delle attività sportive a tutti i livelli. In questo governo, Giorgetti, che gestisce il portafoglio, deve aiutare il nostro sistema e i piccoli centri". Sullo stesso tema è tornato anche Stefano Mei, presidente Fidal, che ha sottolineato come "lo sport italiano, va detto, è sempre stato in difficoltà perché manca la struttura sociale e la cultura dello sport nelle scuole, che in Italia viene sempre arrangiato. Ma questo sistema quando viaggia insieme è in grado di fare meglio degli altri. I miei colleghi all'estero chiedono sempre quale sia il segreto del sistema Italia, io penso sia il nostro orgoglio di essere italiani e la nostra bravura nell'impegnarci e nel collaborare insieme".
Oltre alle analisi si è dato spazio anche agli annunci, con il presidente Barelli che ha comunicato, a proposito di diplomazia, la presenza di diversi atleti russi ai prossimi Internazionali di Nuoto a Roma, dal 26 al 28 giugno. Potranno farlo, ha spiegato, "perché sono atleti che hanno fatto dichiarazioni contro la guerra e sono stati autorizzati a partecipare. Sarà un evento incredibile". Sentiti ringraziamenti anche da Angelo Binaghi, presidente Ftp, alla "Rai che oggi ha smontato tutti i palinsesti per mandare su Rai 1 entrambe le partite di oggi. Perché tutti devono vedere i traguardi dei nostri ragazzi. All'estero, se Alcaraz va in finale a Parigi, lo vede tutta la Spagna. Questo deve succedere anche da noi".
La star del nuoto Gregorio Paltrinieri, si è invece concentrato sui più giovani quando ha parlato di "una ruota che gira. Noi facciamo bene al vertice e i ragazzi cercano di emularci intraprendendo un percorso che farà loro bene. Lo sport permette ai ragazzi di conoscere e sviluppare la volontà e l'impegno nello sport e così nella vita come, ad esempio, il senso di colpa di saltare un allenamento. Per me trasmettere questi valori è un grande orgoglio". Valori che ha sicuramente assorbito anche Andy Diaz, l'atleta cubano e naturalizzato italiano, che ha inseguito un sogno poi realizzato. "Non solo l'Italia ti fa sognare ma ti dà anche l'opportunità di realizzare quel sogno. Io vengo da Cuba e sono arrivato in Italia per realizzare il mio sogno e ho appena vinto il mondiale. Quindi non posso che dire di essere molto grato a questo paese e sentirmi orgoglioso di essere italiano". Un sogno che bambini in Italia e all'estero continueranno a inseguire, ispirandosi ai loro campioni in tv.