VivaTech 2025, a Parigi l'IA incontra le persone

Intervista con François Bitouzet, direttore dell’evento europeo più importante per startup e tecnologia, che si conferma crocevia di IA applicata, impatto sociale e nuove alleanze globali

 - Viva Technology 2025
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17 giugno 2025 | 12.01
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La nona edizione di Viva Technology, svoltasi a Parigi, si è conclusa riaffermando la propria centralità nel panorama dell’innovazione europea e internazionale. Con oltre 150.000 visitatori, 14.000 startup partecipanti, 450 speaker di rilievo e una presenza globale che ha coinvolto più di 170 nazionalità, l’edizione 2025 ha consolidato VivaTech come punto di riferimento per la tecnologia applicata, l’Intelligenza Artificiale e l’imprenditoria del futuro. “Con VivaTech cerchiamo di guardare l’AI negli occhi, non come fantascienza ma per quello che è davvero: un insieme di applicazioni concrete che già oggi cambiano la vita delle persone”, dice François Bitouzet, Managing Director di Viva Technology.

L’AI è stata la protagonista indiscussa dell’evento. Dall’“AI Avenue” sponsorizzata da Salesforce alle decine di conferenze tematiche, le tecnologie basate su intelligenza artificiale hanno permeato ogni ambito: dalla sanità all’energia, dalla produttività aziendale al neuromarketing. Startup come Unitree, Buddyo, Vrai AI e Next hanno mostrato soluzioni agentiche in grado di aumentare la forza lavoro virtuale o individuare il dolore nei neonati grazie a dispositivi neurali non invasivi. “Abbiamo visto startup che ti permettono di ‘assumere’ collaboratori virtuali, aumentare l’efficienza senza aumentare il carico di lavoro umano”, ha osservato Bitouzet. “Questo non serve a licenziare, ma a produrre di più, meglio, e con più qualità.”

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Tra gli annunci più significativi spicca la creazione di Mistral Compute, un’infrastruttura AI sovrana per l’Europa, frutto della collaborazione tra NVIDIA e Mistral AI. Il lancio è stato accompagnato dalla conferenza NVIDIA GTC Paris, ospitata per la prima volta all’interno di VivaTech, alla quale ha partecipato anche il presidente Macron. Con la partecipazione di oltre 3.600 investitori e alcuni dei fondi di venture capital più attivi al mondo – tra cui Sequoia Capital, KKR e GV – VivaTech 2025 ha rafforzato il proprio ruolo di piattaforma per le connessioni strategiche tra startup e capitale.

"Oggi c’è uno scontro tra titani: da un lato gli Stati Uniti, dall’altro la Cina, e l’Europa nel mezzo. Ma abbiamo tutti gli elementi per competere alla pari. La sovranità riguarda le infrastrutture, certo: se non possiedi i tuoi dati e le tue piattaforme, dipendi da altri, il che può essere rischioso in un contesto geopolitico complesso. Ma non dobbiamo dimenticare che le infrastrutture diventeranno una commodity. La vera domanda è: riusciremo in Europa a creare campioni globali nell’applicazione dell’IA? È lì che si genera valore, è lì che si fa la differenza", ha sottolineato Bitouzet.

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Il Canada, Paese d’onore 2025, ha guidato una delegazione di oltre 170 aziende, evidenziando il proprio ruolo crescente nel settore IA. In particolare, la startup Reveal ha mostrato una tecnologia capace di identificare fino al 99% delle cellule tumorali residue durante gli interventi chirurgici, una delle innovazioni più apprezzate del salone. “È una vera rivoluzione: grazie all’IA, oggi il chirurgo può individuare in tempo reale cellule praticamente invisibili”, ha spiegato Bitouzet. "A Vivatech cerchiamo di mostrare tutti i modelli, perché le persone possano scegliere. Spesso si pensa che esista solo il modello Silicon Valley, ma non è così. Il Canada, ad esempio, è il Paese dell’anno qui a Vivatech: stanno ottenendo grandi risultati con un modello basato sulla cooperazione tra Stato, regioni e startup. Quindi, diamoci la possibilità di esplorare anche altri approcci".

L’espansione internazionale dell’evento è stata evidente anche nella presenza di nuove delegazioni da Nigeria, Arabia Saudita, Brasile, Stati Uniti (con Houston e Miami) e Cina, accanto a una forte rappresentanza europea guidata da Regno Unito, Germania, Polonia e Francia. “L'Africa non è un territorio emergente nella tecnologia, è già una forza globale. In Nigeria ho visto il meglio del fintech. Non è questione di sviluppo, ma di riconoscere leadership già presenti”, ha ribadito Bitouzet, sottolineando la vocazione inclusiva della manifestazione. "Le loro startup sono brillanti, le innovazioni notevoli".

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Il dibattito sull’IA ha affrontato anche temi controversi come l’impatto energetico e l’occupazione. Bitouzet ha invitato a una visione critica ma informata: “L’IA è troppo importante per lasciarla solo agli esperti. È giusto che i cittadini abbiano un’opinione, anche negativa. L’importante è avere accesso a una visione a 360 gradi prima di scegliere.” Tra le soluzioni green, è stata presentata Switch Energy, una startup che riesce a catturare energia osmotica dall’incontro tra acque dolci e salate, potenzialmente in grado di alimentare una città come Marsiglia per un anno. Bitouzet guarda al futuro con realismo e ottimismo: “La storia ci insegna che le vere rivoluzioni tecnologiche arrivano sempre in modi imprevisti. È così anche con l’intelligenza artificiale”.

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