
Istituito al dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università degli studi di Palermo il nuovo laboratorio di ricerca 'Airh Lab - Artificial Intelligence, Robotics for Humanities Lab', che ospiterà, per la prima volta nella storia del dipartimento, artefatti robotici e attrezzature dell’intelligenza artificiale per studi in contesto prettamente umanistico. "Con Airh Lab vogliamo creare un polo di riferimento per lo studio delle Digital Humanities, un settore in continua espansione che integra intelligenza artificiale e robotica alle discipline umanistiche – spiega Arianna Pipitone, promotrice del progetto e responsabile del laboratorio –. Forniremo così agli studenti uno spazio di ricerca avanzato, dove esplorare il potenziale delle nuove tecnologie applicate alle scienze umane. In questi ultimi anni, in cui molti corsi di studi del dipartimento si sono aperti alle discipline tecnico-scientifiche, molti studenti hanno mostrato interesse e curiosità verso tale innovazione. Adesso potranno testare sul campo il potenziale di questa nuova realtà".
"Il laboratorio contribuirà al rilancio del dipartimento in un contesto multidisciplinare e altamente innovativo, ampliando e diversificando la nostra offerta formativa, nell’ottica di un allineamento con l’attuale panorama in cui non si può più prescindere dalla tecnologia di alto livello", sottolinea Concetta Giliberto, direttrice del dipartimento di Scienze umanistiche. Airh Lab è stato istituito in sinergia con il RoboticsLab del dipartimento di Ingegneria, diretto da Antonio Chella. "Lavorare con i robot umanoidi nel contesto delle scienze umane – spiega Chella – offre l’opportunità di esplorare nuove frontiere di ricerca che uniscono linguistica, filosofia, arte, robotica e intelligenza artificiale. Se fino a ora l’ingegneria ha fatto grandi passi avanti, è il momento per l’umanista di fare la differenza". "Le aree di ricerca – aggiunge Pipitone – includeranno l'uso avanzato dell'intelligenza artificiale nelle arti visive e performative, l'impiego dei robot per esprimere la creatività figurativa, la coscienza artificiale, la digitalizzazione del patrimonio culturale, l'uso della realtà aumentata, in un continuum con le attività svolte presso il RoboticsLab, dove ho incentrato la mia carriera di ricerca. L'orizzonte è chiaro - conclude -: creare un centro di ricerca che, supportato dalle competenze ingegneristiche già consolidate del RoboticsLab, sia in grado di definire nuove linee di ricerca nelle Digital Humanities".
Il robot Pepper sarà il primo umanoide a disposizione del laboratorio, che farà il suo ingresso all’edificio 12 del Campus universitario e si installerà definitivamente presso l’Airh Lab.