
Nel vertice dell’Alleanza atlantica che si è tenuto all’Aja, i 32 Paesi membri della NATO hanno deciso di aumentare la spesa militare fino al 5% del Pil di cui il 3,5% per i requisiti fondamentali della difesa e l'1,5% per investimenti legati alla difesa e alla sicurezza, come infrastrutture e industria. “L’Italia è pronta a fare la sua parte, rispettando gli impegni assunti”, ha dichiarato il Premier Meloni per confermare la totale adesione del Governo italiano all’aumento della spesa per la difesa, tema su cui ha chiarito: “Sono spese necessarie per rafforzare la nostra difesa, sono impegni significativi, ma sostenibili. Non distoglieremo neanche un euro dalle altre priorità del Governo”. Al vertice si è discusso anche di altri temi, alcuni di particolare interesse per l’Italia, come l’attenzione sul fianco Sud dell’Alleanza specie con la crescente spinta russa verso il Mediterraneo. “Nel complesso”, ha dichiarato Giorgia Meloni, “dal vertice sono emersi la sostanziale compattezza dell’Alleanza e la volontà di rafforzarsi, elementi fondamentali nel contesto geopolitico in cui ci troviamo”. Al termine del vertice, il Presidente del Consiglio ha incontrato i leader di Francia, Germania, Polonia, Regno Unito, oltre al Segretario generale della NATO e il Presidente dell’Ucraina. La riunione è stata occasione per ribadire il sostegno all’Ucraina, all’industria della difesa e l’impegno di mantenere pressione sulla Russia anche con nuove sanzioni, per spingerla ad impegnarsi seriamente nei colloqui di pace. I leader, inoltre, hanno confermato il sostegno agli sforzi e all’azione degli Stati Uniti a favore di un cessate il fuoco e di una soluzione negoziale del conflitto in Ucraina.
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