E' stato inaugurato a Erbil, sul viale principale del Parco Sami Abdulrhaman, il più noto parco pubblico del capoluogo regionale del Kurdistan iracheno, un monumento in memoria della connazionale Mirella Galletti, giornalista e accademica, grande conoscitrice e amica del popolo curdo. L’iniziativa è stata voluta dal governatore di Erbil Omed Khoshnaw, in collaborazione e su proposta del consolato generale d’Italia. Il busto in bronzo raffigurante la professoressa Galletti è stato realizzato dall’artista curdo-iraniano Hadi Ziaoddini.
Insieme a Khoshnaw e al console italiano Michele Camerota hanno partecipato all’evento il capo delle relazioni internazionali del governo regionale Safeen Dizayee, il ministro delle Municipalità Sasan Awmi e il vice ministro della Cultura Arian Salahaddin, che hanno espresso parole di profondo apprezzamento per un’amica dei curdi che ne ha raccontato la storia, i sacrifici e le sofferenze del passato, ma anche gli usi, i costumi e la cucina. Il ministro delle Telecomunicazioni Ano Abdoka ha inoltre promulgato un francobollo dedicato all’illustre connazionale. Per l’occasione, sono giunti dall’Italia Andrea e Serena, nipoti della professoressa Galletti, che non aveva figli e di lei stessa diceva di aver sposato la causa curda.
Nata nel 1949 ad Anzola dell’Emilia, piccolo centro della provincia di Bologna, nel 1974 Mirella Galletti conseguiva un dottorato presso la prestigiosa Università felsinea con una tesi su “La struttura politica e i valori culturali della società curda”. Da quel momento, fino alla sua prematura scomparsa nel 2012, ha proseguito questo filone di studi, viaggiato in lungo e largo nella regione, dedicando tutta la sua attività di ricerca e la sua vita personale ai curdi e al mondo islamico. Ha scritto decine di libri, centinaia di articoli e approfondite ricerche sui temi più disparati, compresa la questione delle comunità cristiane in Medio Oriente. Ha insegnato presso le Università di Bologna, Trieste, Venezia, Milano e Napoli. Ha svolto attività presso l’Istituto Curdo di Parigi fino dalla sua fondazione nel 1983 e lì sono custoditi molti dei suoi scritti e della sua biblioteca personale.
Il console Camerota ha ringraziato le autorità regionali per avere senza esitazioni accolto la proposta e ha sottolineato di essere rimasto impressionato dall’unanime entusiasmo che l’iniziativa ha riscosso, con commoventi manifestazioni di riconoscenza da parte curda che ne confermano l’ospitalità e la gratitudine di cui sono capaci. Ha poi aggiunto che “la vita e l’opera accademica di Mirella Galletti si contraddistinguono per una rara umiltà, un profondo senso di giustizia e l’estrema generosità verso il prossimo. Personalità come lei hanno senza dubbio contribuito a rafforzare i sentimenti di amicizia che legano i curdi all’Italia”. Camerota ha infine esteso i saluti dell’Ambasciatore d’Iraq a Roma, Saywan Barzani, che fu grande amico di Mirella Galletti e tra gli ultimi a vederla in vita poche ore prima del suo decesso, avvenuto proprio il 4 settembre di dodici anni fa. Un messaggio di apprezzamento è giunto da parte della dott.ssa Rezan Kader, Rappresentante del governo regionale curdo in Italia.