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Pnrr, ricavi da 24 mld per il settore luce

15 giugno 2022 | 07.53
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Immagine di repertorio - FOTOGRAMMA
Immagine di repertorio - FOTOGRAMMA

Ricavi per 24 miliardi euro per l’intera filiera dell’illuminazione in Italia. È l’impatto degli investimenti che il settore luce può scaricare a terra grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel quinquennio 2021-2025. Questo il quadro che emerge dalla ricerca Il Pnrr e l’impatto economico, sociale e ambientale delle soluzioni tecnologiche evolute di illuminazione che Assil Associazione Nazionale Produttori Illuminazione ha commissionato a Energy Strategy del Politecnico di Milano, presentata in Auditorium di Assolombarda.

La ricerca delinea gli scenari che le soluzioni di Smart Lighting e gli Smart Street Services possono generare non solo per l’economia nazionale, ma anche per l’occupazione, il comfort e benessere di chi abita o lavora negli edifici privati e pubblici, e sull’ambiente con l’abbattimento stimato in circa un milione di tonnellate di CO2. Edilizia residenziale, hotel, uffici, ospedali, scuole, musei, stazioni, industria, illuminazione pubblica sono gli ambiti dove Energy Strategy ha applicato tre diversi parametri per delineare altrettanti tipi di scenario: scenario prudenziale a partire dagli investimenti attesi nel mercato e con un tasso di ristrutturazione dello 0,8% per l’edilizia privata e una ridotta propensione alla spesa da parte della PA; scenario accelerato, con una propensione agli interventi in illuminazione da interni attorno al 16% annuo, in linea con gli ultimi sei anni; quindi fuori dagli obiettivi Pniec, ma con un incremento dei tassi di ristrutturazione nel terziario che passa dallo 0,8% al 2,4% e, nel pubblico, con una crescita annuale degli investimenti attesi di circa il 9,8%.

E infine c'è lo scenario ultrafast in cui i target normativi sono raggiunti con un tasso di ristrutturazione pari al 4% per gli edifici del terziario e una parte significativa delle risorse Pnrr produce un aumento del 15% rispetto allo scenario accelerato. Per l’illuminazione esterna, infine, questo terzo scenario prevede investimenti pari a un punto percentuale in più dello scenario base.

Energy Strategy stima che i ricavi complessivi per la filiera dell’illuminazione, sia di interni che dell’esterna pubblica, per il quinquennio 2021–2025 possano essere compresi tra i 22,7 e i 25,4 mld di euro. Nello scenario ritenuto più probabile, quello accelerato, i ricavi cumulati del quinquennio ammontano a circa 24 mld. A partire dal 2021, sulla scorta dell’incremento dei volumi attesi, è previsto un aumento dei dipendenti impiegati nella filiera e ci si aspetta nel quinquennio di riferimento la creazione di circa 5/6.000 nuovi posti di lavoro. Anche la fiscalità complessiva ne beneficerà, con un gettito IVA e IRES compreso tra i 5,3 e i 5,9 mld. Nello scenario ritenuto più probabile il gettito complessivo per lo Stato di circa 5,6 mld, con un incremento del 30%. Gli investimenti previsti da ciascuno dei tre scenari consentiranno una riduzione delle emissioni tra le 930.000 e 1.020.000 ton/annue di CO2, circa l’1,5% del taglio di emissioni che l’Italia si è posto come target con il pacchetto «Fit for 55».

“La ricerca” - dichiara il presidente Assil Aldo Bigatti – “che pure è stata chiusa prima del 24 febbraio, quando è iniziato l'attacco russo all'Ucraina, ci offre un quadro che riteniamo ancora oggi incoraggiante. E che potrebbe addirittura riservare delle sorprese nello stesso quinquennio considerato, con tassi di crescita del 20 per cento per l'illuminazione interna e di oltre il 70% per quella esterna pubblica. Uno scenario che sprona ASSIL a un ruolo di primo piano nella partita dell'innovazione, della sostenibilità e dell'efficientamento energetico. E cioè nell'attuare il PNRR"

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