
Una "percezione di illegalità diffusa" da combattere e fronteggiare non con l'esercito - "che rievoca ben altre situazioni" - ma con una maggiore "presenza e, soprattutto visibilità, delle forze di polizia in città". A parlare con l'Adnkronos di quella che, a Palermo, è stata definita "un'emergenza sicurezza" è Patrizia Di Dio, presidente di Confcommercio Palermo e vicepresidente nazionale con delega alla Legalità e Sicurezza. Furti con 'spaccata', risse, episodi di violenza, che si sono susseguiti in città nelle ultime settimane, generando un clima di insicurezza fra cittadini, commercianti e turisti. Mercoledì 6 agosto il ministro degli Interni Matteo Piantedosi sarà a Palermo per presiedere il Comitato per l'ordine e la sicurezza convocato in prefettura.
"Al ministro, in qualità di vice presidente di Confcommercio, ho già sottoposto il nostro pacchetto di proposte quando ci siamo incontrati a novembre - racconta Di Dio - e le ho risottoposte a maggio, in occasione della nostra Giornata nazionale legalità al sottosegretario Molteni che le ha sottoscritte e avallate". A Palermo, prosegue, "c'è un quadro sistemico di preoccupazione generale. La percezione di insicurezza è per i cittadini un problema di interesse pubblico, per noi (commercianti ndr) al malessere collettivo della comunità urbana si somma anche il calo dei profitti, la crescita dei rischi aziendali. E' dimostrato che quando la gente ha paura, circola meno, riduce le proprie uscite, evita certe zone. E quindi se c'è una perdita di reputazione in termini di sicurezza della città ne consegue una minore attrattività e quindi un danno economico".
La presidente di Confcommercio non parla di "allarme" - "sono sempre molto attenta all'uso delle parole" dice - ma "anche che si tratti solo di una percezione di un calo di sicurezza è evidente che è una condizione che va ripristinata e non possiamo voltarci dall'altra parte". "Auspichiamo un rafforzamento immediato dei presidi di sicurezza con maggiore visibilità - spiega - Io non so se in ogni angolo della nostra città abbiamo un agente in borghese, ma quello di cui sicuramente abbiamo bisogno è che si veda: ci deve essere una maggiore evidenza e visibilità delle forze dell'ordine". Per questo Confcommercio chiede "il ripristino del poliziotto di quartiere. Una maggiore presenza visibile delle forze dell'ordine - sottolinea Di Dio - è il deterrente più efficace nei confronti di malintenzionati e violenti e dà sicurezza a cittadini e imprese, Credo sia la migliore arma per prevenire".
Ben venga dunque un incremento della presenza per le strade di polizia, carabinieri e agenti della municipale, ma non parliamo di esercito. "Abbiamo tanti corpi che fanno parte delle forze dell'ordine, non credo ci sia bisogno dell'esercito - evidenzia Di Dio - Vogliamo i mitra e i blindati per le strade? A me l'esercito evoca i tempi della lotta alla mafia, delle stragi. Preferisco l'immagine di una città organizzata a quella di una città blindata. Io desidero e pretendo dallo Stato una maggiore presenza visibile delle forze di polizia, alle forze armate lasciamo altri compiti. La mia idea di Paese democratico evoca altro e non l'esercito nelle città".
Secondo la presidente di Confcommercio Palermo "questa grande deflagrazione del problema sicurezza, deve essere lo spunto per alzare l'asticella". "Non ci dobbiamo accontentare solo di una città meno violenta e di mettere sotto controllo i reati che sono percepiti con maggiore allarme - dice - dobbiamo eliminare tutte le sacche di tolleranza verso questa illegalità diffusa. Parlo dell'abusivismo, parlo della grande bruttezza che ormai invade il nostro centro. Perché questo lassismo che abbiamo dimostrato nei confronti di queste forme di illegalità su cui è facile intervenire, è una delle cause del degrado della città e ha spianato la strada ad una percezione di assenza di regole che ha portato anche a un senso di impunità". Gli ambulanti abusivi, le strade del centro tappezzate di venditori di merce contraffatta, le piazze trasformate in discoteche a cielo aperto senza autorizzazioni. "Siamo partiti da qui - conclude Di Dio - ma decoro e legalità sono due facce della stessa medaglia. Rispetto del decoro e rispetto delle regole sono la premessa del rispetto della legalità". (di Manuela Azzarello)