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Trovata morta 14enne scomparsa da Afragola, ex fidanzato confessa: "L'ho uccisa"

Il corpo senza vita di Martina Carbonaro era nell'alloggio abbandonato del custode del campo sportivo, vicino allo stadio Moccia. Il giovane, maggiorenne, è in stato di fermo

Afragola, il luogo del ritrovamento del corpo di Martina Carbonaro - Fotogramma /Ipa
Afragola, il luogo del ritrovamento del corpo di Martina Carbonaro - Fotogramma /Ipa
28 maggio 2025 | 07.09
LETTURA: 4 minuti

È in stato di fermo e ha confessato il cruento femminicidio il giovane, maggiorenne, ex fidanzato accusato di aver ucciso la 14enne Martina Carbonaro. Il 18enne si trova ora in carcere in attesa della convalida.

Il corpo senza vita della 14enne è stato ritrovato stamani nell'alloggio diroccato e abbandonato del custode del campo sportivo, abitazione ormai in disuso da tempo, adiacente allo stadio Moccia. La zona non dista molto dall'abitazione dalla quale si era allontanata nel pomeriggio di lunedì la ragazzina. A ritrovare il cadavere della ragazzina all'interno dello stabile, al culmine di una attività di indagine e di ricerche ininterrotte, sono stati i carabinieri della Compagnia di Casoria e del Nucleo investigativo di Castello di Cisterna.

Le attività d'indagine - si legge nella nota del procuratore facente funzioni Anna Maria Lucchetta - "consistite in sommarie informazioni testimoniali e acquisizione capillare dei sistemi di video-sorveglianza, con dettagliata attività sopralluogo e repertamento". Le indagini hanno finora hanno consentito di ricostruire i movimenti nelle ultime ore di vita della 14enne, identificare il possibile autore dell'omicidio, il quale a seguito di un interrogatorio davanti al pubblico ministero "ha reso dichiarazioni confessorie, ammettendo di aver volontariamente ucciso Martina, nascondendo il cadavere". Su queste basi, è stato disposto dalla Procura di Napoli Nord il fermo di indiziato di delitto per omicidio pluriaggravato e occultamento di cadavere.

La madre: "Lui è venuto a casa e piangeva"

Si sarebbe presentato a casa dei genitori di Martina Carbonaro il 19enne Alessio Tucci. "Lui piangeva quando è venuto a casa, le sue lacrime sembravano vere" ha raccontato Enza, la madre della vittima. "Sembrava un bravo ragazzo, invece, adesso sto scoprendo anche che nell'ultimo periodo lui picchiava mia figlia. Chiedo giustizia, mi aspetto l'ergastolo. Le donne vanno tutelate, soprattutto i minori, come mia figlia". Sui social, stamattina, dopo aver avuto la conferma che Martina era stata ritrovata senza vita, mamma Enza aveva scritto: "Figlia mia, chi ti ha fatto del male la pagherà. Vola in alto. Tu sei stata importante e lo sarai per sempre".

Fiaccolata per Martina, vittima di femminicidio

Stasera alle 19 ad Afragola si svolgerà una fiaccolata per ricordare Martina. Il sindaco Antonio Pannone ha organizzato una fiaccolata con raduno alle 18 in piazza Municipio e partenza alle 19. Il primo cittadino afragolese ha invitato scuole, parrocchie e associazioni a partecipare alla fiaccolata in ricordo di Martina Carbonaro, giovanissima vittima di femminicidio.

Il dolore della prof: "Non l'accetto, non ci posso credere"

"Non l’accetto, non ci posso credere e invece è arrivata la notizia della tua morte", ha scritto, in un lungo post sui social, Carla Caputo, insegnante di Martina Carbonaro.

"Porterò per sempre nel cuore il tuo volto, la tua voce, la tua presenza in aula. E porterò anche questo dolore - scrive la prof di Martina - trasformandolo in un impegno ancora più forte per educare al rispetto, all’uguaglianza, alla libertà. Avevi solo 14 anni. Avevi diritto alla vita, ai sogni, ai primi amori, alle risate tra i banchi. Invece sei stata strappata via. Brutalmente. Ingiustamente. Silenziosamente".

"Come docente - si legge nel lungo post - mi sento tradita. Da una società che non sa proteggere le sue ragazze. Da un sistema che ancora oggi tollera, minimizza, giustifica la violenza. Ci insegnano a spiegare il rispetto, ma non ci danno gli strumenti per garantirlo fuori dalle mura della scuola. E la delusione è immensa. Perché ogni volta che perdiamo una ragazza, perdiamo una parte del nostro futuro. Perdere un’alunna così è come perdere una figlia. Come se mi avessero strappato un pezzo dell’anima, senza spiegazione. Ciao Martina riposa in pace".

Valditara: "Barbaro assassinio che ci sconvolge"

''Esprimo grande dolore e profondo cordoglio per il brutale omicidio di Martina Carbonaro. Siamo davanti a un barbaro assassinio che sconvolge e indigna tutti noi. Colpire a morte un'adolescente indifesa, una giovane che rivendicava il proprio diritto alla libertà, è il segno di una mentalità di dominio e di possesso che deve essere sradicata dalla società tutta. La scuola continuerà a lavorare, anche in nome di Martina, per affermare la cultura del rispetto attraverso l'educazione a relazioni corrette e sane e contrastando ogni forma di prevaricazione e di violenza'', scrive su X il ministro dell'Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara.

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